(ANSAmed) - TUNISI, 25 SET - Verrà inaugurato dall'Agenzia
Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, in collaborazione
con il comune di Tunisi e l'Association de Sauvegarde de la
Médina de Tunis, il 3 ottobre prossimo, nell'antico convento
cristiano di Santa Croce, nel cuore della Medina, il nuovo
"Centro Mediterraneo di Arti Applicate". Frutto di un lungo
lavoro finanziato dalla Cooperazione italiana, nell'ambito del
progetto "Restauro e Riabilitazione del Presbiterio Santa Croce
in Centro mediterraneo di arti applicate" diventa finalmente
realtà l'originale idea di trasformare il Convento e la Chiesa
di Santa Croce a Tunisi in un Centro di formazione artigianale,
di esposizioni museografiche temporanee e permanenti e di
restituirlo ai tunisini affinché ne facciano un luogo di
attrazione culturale il cui filo conduttore sia il Mediterraneo,
inteso come punto di incontro, di commercio e di scambio tra i
paesi e le culture rivierasche. Il progetto, realizzato dalla
municipalità di Tunisi con l'ausilio di architetti locali, si
inserisce in un programma di salvaguardia del patrimonio
storico-artistico e monumentale della Medina di Tunisi che
considera il patrimonio artistico come mezzo di progresso e
sviluppo socio-economico e strumento di promozione del dialogo
culturale tra le popolazioni del Mediterraneo. La riconversione
di spazi architettonici che ormai hanno perso le loro originarie
funzioni d'uso, in ambienti atti ad ospitare attività di
interesse contemporaneo, è alla base di tale strategia. La
Medina di Tunisi, inserita nel patrimonio internazionale
dall'Unesco nel 1981, offre un quadro estremamente pittoresco e
originale. Costruita nel VII secolo, essa ospita numerosi luoghi
da scoprire, tra i quali anche la chiesa di Santa Croce che
possiede una lunga storia: costruita nel 1662 dai cristiani
stranieri residenti a Tunisi e fino all'inizio del 19° secolo è
stata l'unica parrocchia esistente in Tunisia. Il complesso, poi
restaurato e ampliato nel 1848, ha perso la sua funzione di
luogo di culto ad inizio '900, in seguito alla costruzione della
Cattedrale di Tunisi, tutt'ora il principale luogo di culto
cristiano-cattolico del paese. Il Governo italiano ha già
finanziato una prima fase di ristrutturazione del convento di
Santa Croce (2002-2004), realizzata dall'Unesco. Con la seconda
fase, la Cooperazione italiana e il comune di Tunisi, attraverso
l'Association de Sauvegarde de la Médina de Tunis, mirano a
completare il restauro del Convento e della Chiesa, per dare un
nuovo significato a questi spazi, con lo scopo ultimo di
rafforzare i legami tra i popoli del bacino del Mediterraneo.
Prossimo obiettivo è di far diventare l'antica Chiesa,
ristrutturata e riconvertita, in una grande sala concerti
collegata e funzionale al Centro di Arti. In occasione
dell'inaugurazione del Centro sono previste diverse iniziative
correlate, il giorno 4 ottobre al mattino è in programma lo
svolgimento di una tavola rotonda dal tema «La riabilitazione
del patrimonio come motore dello sviluppo locale: sguardi
incrociati sul Mediterraneo", la sera una performance della
coreografa Nacera Belaza, nell'ambito del Festival Dream City
2017. (ANSAmed)
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Italia-Tunisia:Santa Croce in Medina diventa Centro Arti Med
Cooperazione italiana inaugura Centro il 3 ottobre