(ANSAmed) - ROMA, 25 AGO - Una band di pizzica salentina
impegnata in un fallimentare tour fra sagre, fiere e feste
padronali e due migranti tunisini, appena sbarcati, casualmente
insieme, sulle coste pugliesi, e pronti a continuare il loro
disperato viaggio verso la libertà.
Sono i protagonisti di 'Taranta on the Road' di Salvatore
Allocca, già in concorso al Bari International Film Festival e
da oggi in sala con Draka Distribution - alla vigilia del
Concertone della notte della Taranta, in programma sabato a
Melpignano in Puglia,
Il film li mette insieme in una sorta di armata Brancaleone,
in un viaggio dove ognuno si troverà costretto a riconsiderare
se stesso e le proprie scelte - soprattutto perché, tra musica,
sorrisi, speranze, lacrime e rivelazioni, nulla andrà come
previsto.
Nel cast Nabiha Akkari (Happy End di Michael Haneke), Helmi
Dridi (Il Principe del deserto), Alessio Vassallo (Il giorno più
bello, In guerra per amore, Il giovane Montalbano) e Bianca
Nappi (Mine vaganti, Magnifica presenza, La mia famiglia a
soqquadro).
Ci troviamo all'indomani delle rivolte arabe del 2011, quando
Amira (Akkari) e Tarek (Dridi), due tunisini senza niente in
comune, raggiungono la costa italiana.
Per caso, si ritrovano entrambi a chiedere aiuto ad una band
salentina che li scambia per una coppia in attesa di un figlio,
che decide di aiutarli a raggiungere la Francia. "Partendo
dall'attualità dell'immigrazione clandestina dai paesi del Nord
Africa verso l'Italia - ha spiegato a Bari il regista di Come
trovare nel modo giusto l'uomo sbagliato - il film ha come tema
portante il conflitto che talvolta si genera tra il bisogno di
realizzare le proprie ambizioni personali e la necessità di
vivere con pienezza la vita, anche quando questi traguardi non
sono stati ancora raggiunti. Un conflitto tra due aspetti
fondamentali dell'esistenza umana che porta spesso a creare
degli ordini di priorità sbagliati e a dimenticare quanto è
importante saper vivere la propria vita fino in fondo, sempre e
comunque". E tutto questo anche grazie al potere della musica.
"La pizzica - come si vede nel film - serviva guarire le
donne morse da un grosso ragno che si chiama Taranta... le
vittime erano sempre giovani donne... loro ballavano, ballavano,
forti, indiavolate, perché la musica le guariva e le liberava".
Il film ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International
con la seguente motivazione: "in questa storia - narrata senza
rinunciare a un tocco di leggerezza e senza celare
contraddizioni e paure - la dimensione privata diventa un punto
di partenza per una riflessione sul cambiamento, i rapporti
umani, la solidarietà, il diritto di cercare una propria strada
o di fuggire da una vita che nega il futuro che si desidera".
(ANSAmed).
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Cinema: Taranta on the road, la 'pizzica' incontra migranti
Commedia agrodolce su sogni migranti tunisini e band salentina