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Libri: l'Algeria senza speranza di Kaouther Adimi

Le Ballerine di Papicha, a salvare società saranno le giovani

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 26 LUG - Un vecchio palazzo nel cuore di Algeri, una famiglia dove tre generazioni convivono sotto lo stesso tetto, un vicinato ingombrante e pettegolo. Nove personaggi per descrivere la solitudine, l'impossibilità a essere semplicemente sé stessi in un Paese come l'Algeria, dove ogni speranza di avvenire è stata confiscata. Sono questi gli ingredienti de Le ballerine di Papicha (Il Sirente, pp.88, Euro 15), primo romanzo della scrittrice franco-algerina Kaouther Adimi (Prix de la Vocation) a breve nelle librerie. Una narrazione polifonica che l'autrice sceglie di collocare in un lasso di tempo molto breve, raccontando le dinamiche familiari, le differenze generazionali, fra individui e generi, che riflettono le diverse anime della società algerina. Tutte con un comune denominatore: quello di essere rinchiuse in un Paese senza prospettive, dilaniate dall'eterno conflitto tra tradizione e modernità, soffocate dal peso delle convenzioni e spinte dall'ipocrisia e da comportamenti al limite della schizofrenia. Le ballerine di Papicha, uscito per Actes Sud nel 2011 (L'envers des autres), descrive con delicatezza quel malessere algerino che forse solo le giovani generazioni e, in particolare, le ragazze, secondo l'autrice, potranno superare. Nata ad Algeri nel 1986, Adimi vive a Parigi dal 2009. Nel 2015 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Des pierres dans ma poche. (ANSAmed).

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