(ANSAmed) - BELGRADO, 19 GIU - 'Volti di Palmira ad Aquileia'
e' il titolo di una mostra in programma dal 2 luglio al 3
ottobre prossimi al Museo Nazionale Archeologico di Aquileia, la
prima dedicata in Europa a Palmira dopo le recenti barbare
distruzioni. A Belgrado, nella sede dell'Istituto italiano di
cultura - presenti Antonio Zanardi Landi e Cristiano Tiussi,
rispettivamente presidente e direttore della 'Fondazione
Aquileia', insieme all'ambasciatore d'Italia in Serbia Giuseppe
Manzo - si e' tenuta oggi la prima presentazione all'estero
dell'importante esposizione, in vista della presentazione
ufficiale in programma il 28 giugno a Roma, nella sede del
Collegio Romano, alla presenza del ministro dei Beni e delle
Attivita' culturali Dario Franceschini e del presidente della
Regone autonoma Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani.
L’esposizione, a cura di Marta Novello e Cristiano Tiussi,
realizzata dalla Fondazione Aquileia in collaborazione con il
Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e il Museo Archeologico
Nazionale di Aquileia, presenta pezzi originari di Palmira
riuniti per la prima volta.
La mostra vuole far conoscere gli antichi cittadini del mondo
romano. Gli oggetti esposti illustrano forme e modalità della
vita quotidiana e del lavoro comuni da Palmira ad Aquileia, da
Niš a Costantinopoli. Sono visibili anche le caratteristiche
proprie della parte orientale dell’Impero diventato ben più
solido a partire dalle riforme di Diocleziano. È proprio in
questa fase che dalla Serbia vengono ben 17 imperatori romani.
La mostra archeologica sarà accompagnata dalla rassegna
fotografica 'Sguardi su Palmira' di Elio Ciol, realizzata prima
delle recenti devastazioni.
Parlando oggi ai giornalisti, Antonio Zanardi Landi -
presidente della 'Fondazione Aquileia', e che e' stato
ambasciatore d'Italia a Belgrado fra il 2004 e il 2005 - ha
detto di aver scelto la Serbia per la prima presentazione
all'estero della mostra su Palmira perche' "Aquileia e' la madre
di tutte le citta' romane sorte nei Balcani. C'e' un rapporto
quasi familiare che ci lega ai Balcani e alla Serbia". Si
tratta, ha osservato, di "un'altra tappa, dal fortissimo valore
simbolico, di quel percorso dell' 'Archeologia ferita' che la
Fondazione Aquileia ha intrapreso nel 2015 con la mostra dei
tesori del Museo del Bardo di Tunisi, al fine di mostrare quanto
accade da anni nei Paesi teatro di distruzioni e violenze ad
opera del terrorismo fondamentalista", mostrando al pubblico
opere provenienti da quei siti. Per l'ambasciatore d'Italia a
Belgrado Giuseppe Manzo, la mostra su Palmira "e' il segnale di
chi non si arrende alla tragedia e alle distruzioni, e dimostra
che cultura e memoria sono valori piu' forti di ogni violenza".
Ed e' stato giusto, ha aggiunto, presentare tale valore globale
"in un Paese che ha storia, cultura e radici profonde nella
nostra civilta', con suoi 17 imperatori romani, e che ha
conosciuto al tempo stesso piu' volte le devastazioni della
guerra".
Per il suo alto valore civile e di testimonianza in difesa
del patrimonio culturale universale la mostra ha ottenuto il
patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO,
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
e del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione
Internazionale. (ANSAmed)
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Presentata a Belgrado 'Volti di Palmira ad Aquileia'
Prima esposizione in Europa dedicata a Palmira dopo distruzioni