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Israele: a Tel Aviv la storia degli ebrei libici in Italia

A Beit Hatfutsot il racconto del successo di un'integrazione

Redazione Ansa

TEL AVIV - La storia dell'arrivo in Italia degli ebrei libici, profughi forzati dal loro paese dopo la guerra dei Sei Giorni del 1967 vinta da Israele, è stata protagonista ieri sera a Tel Aviv al Museo del popolo ebraico 'Hatfutsot'. A raccontare agli israeliani le vicende di una comunità di 3mila 'migranti' (su circa 6mila complessivi) che in questi 50 anni ha arricchito la cultura e la società italiane sono stati Hamos Guetta, consigliere dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei) e la giornalista israeliana Sivan Rahav Meir con un intervento iniziale della direttrice del Museo Liora Shani. "Un salto nel tempo attraverso le immagini, le musiche e le storie di queste persone che - ha detto Guetta - intrapresero il viaggio, costrette a lasciare la Libia in pochi giorni e senza poter portare con sé quasi nulla".

"Facciamo parte - ha sottolineato - di circa 700mila ebrei cacciati dai paesi arabi dalla nascita di Israele in poi e dispersi in molti paesi, compreso lo stato ebraico". Ma il racconto ha messo in luce anche gli sforzi, la tenacia, i sacrifici che hanno permesso alla "comunità di ricostruirsi un presente e un futuro nell'accogliente Italia". Un "successo" che, anche grazie all'aiuto della Comunità ebraica italiana, ha portato nel corso del tempo a creare, secondo alcune stime, circa "50mila posti di lavoro". Nell'apporto che gli ebrei di Libia in questi anni hanno dato all'economia e alla cultura italiana ci sono nomi di spicco: da Victor Massiah di Ubi Banca, all'impresario David Zard o al produttore cinematografico Roberto Haggiag o al cantante Herbert Pagani, per citarne solo alcuni. Un'integrazione modello che - è stato detto - potrebbe essere punto di riferimento per altre comunità in questi tempi di migranti.

Per festeggiare il 50/o anniversario della presenza degli ebrei di Libia in Italia - ricordato nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dall'Ucei e dalla Comunità ebraica romana in una cerimonia al Tempio Maggiore della capitale - è in programma una grande manifestazione organizzata dall'Ucei il 28 giugno al 'Teatro di Roma'.

(ANSAmed).

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