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Cinema: con KarawanFest sorriso migrante illumina le paure

Proiezioni a Tor Pignattara e Pigneto raccontano comunità Roma

Redazione Ansa

ROMA - 'Illuminare le paure' attraverso il 'sorriso del cinema migrante', ogni sera in un luogo diverso, per favorire l'incontro fra culture. Torna da domani a Roma il Karawan Fest, evento cinematografico che ''tratta i temi della convivenza fra culture in tono non drammatico, puntando a ribaltare stereotipi e cliché e proponendo visioni non convenzionali''.
Sei giorni di cinema e incontri (fino all'11 giugno) organizzati in sei cortili, ''simbolo della socialità, luoghi naturali dello scambio e della condivisione'', di Tor Pignattara e del Pigneto, facendo ''sedere quasi gomito a gomito'' gli abitanti dei quartieri, ma anche tutte quelle persone curiose di scoprire il programma di questa sesta edizione, come racconta uno dei direttori artistici, Alessandro Zoppo. Otto le pellicole selezionate (tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano), per raccontare le comunità straniere più numerose - da quella bengalese (la più grande in Europa è proprio quella di Tor Pignattara), a quelle ''cinese, romena e peruviana" - che animano il quartiere.
Tor Pignattara e Pigneto, due quartieri romani che spesso non godono di una grande fama. ''Dove, però, gli umori non sempre corrispondono a quanto descritto sui media generalisti'', replica Zoppo. "La paura - dice - è più percepita che reale.
Basta farsi un giro per le scuole, dalla Deledda alla Pisacane: l'Italia del futuro è lì'', in quel caleidoscopio di culture seduto fra i banchi. Fra le pellicole in programma, in collaborazione con il Goethe-Institut Rom, martedì 7 giugno sarà presentato alla presenza dell'attrice protagonista, Pegah Ferydoni, 300 Worte Deutsch (300 parole in tedesco), frizzante commedia turco-tedesca sull'islamofobia: un corso accelerato di tedesco per far ottenere la cittadinanza a un gruppo di giovani turche, diventa nel film anche l'occasione della presa di coscienza come donne.
Il 10 giugno, invece, Karawan Fest accoglie a Roma il 'Cinema di Ringhiera' di Milano (con cui la manifestazione romana ha stretto un gemellaggio e che insieme a Yalla Shebab Film Festival di Lecce, punta a costituire un network su scala nazionale per lo scambio e la circuitazione dei film selezionati). Insieme proporranno il docufilm Patience, patience Tu iras au paradis, (Porta pazienza e andrai in paradiso), pellicola firmata dalla regista marocchina Hadja Lahbib. La storia è quella di un gruppo di donne marocchine che negli anni Sessanta partirono verso il Belgio per seguire i loro uomini in cerca di lavoro. Dopo cinquant'anni la regista le segue mentre si raccontano e raccontano la loro vita. 

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