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Israele: discutere di Bibbia contro i fondamentalismi

Convegno interreligioso a Gerusalemme

Redazione Ansa

TEL AVIV - Soprattutto quando si tratta della parola di Dio, allora la discussione sulla sua interpretazione non può che essere civile e deve servire a combattere i fondamentalismi, specie in questa epoca. Con questo intento Yaacov Mascetti, professore di Letteratura Comparata alla Bar Ilan University, ha organizzato dal prossimo lunedì all''Institute for Advanced Studies' di Gerusalemme una tre giorni dedicata alla 'Bibbia nel Rinascimento' alla quale prenderanno parte esperti di fede protestante, cattolica, musulmana, ebraica e tra questi studiosi italiani. "Il dibattito sul significato delle Scritture - ha spiegato Mascetti all'ANSA - è sempre stato accompagnato da contrasti, bagni di sangue, guerre e scomuniche. Nel Rinascimento europeo, le nuove interpretazioni di Erasmo, Lutero e Calvino, insieme alle elaborazioni letterarie dei testi biblici prodotte in Inghilterra e sul Continente, portarono non poco scompiglio e lasciarono un continente lacerato dalle guerre di religione".
Guerre da cui l'Europa - e anche il mondo intero, perlomeno quello che faceva riferimento al Vecchio Continente - è alla fine uscita non senza difficoltà. E forse - ha aggiunto Mascetti indicando i punti fondamentali del convegno - sarebbe importante riscoprire la lezione di uomini come San'Agostino ed Erasmo (l'uno cattolico, l'altro fortemente critico dell'ortodossia): "il Verbo fu pronunciato da Dio, ma prese poi le innumerevoli forme dell'elocuzione umana". "La varietà esegetica - ha ha sottolineato Mascetti richiamando quelle parole - non è dispersione del senso delle Scritture, ma reiterazione del verbo divino all'interno del sapere umano". 

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