(di Cristiana Missori)
(ANSAmed) - ROMA, 17 MAR - Manifestazioni contro il potere
statale, lotta per impedire l'avanzata degli islamisti e il
sogno di una Tunisia migliore e libera. Sullo sfondo, una storia
d'amore tormentata fra due giovani, Abdel Nasser e Zeina.
La fotografia potrebbe essere quella della rivoluzione dei
Gelsomini che nel 2011 portò alla deposizione del presidente
Zine al-Abidine Ben Ali. E invece i fermenti rivoluzionari si
riferiscono a un altro periodo particolarmente denso nella
storia del Paese maghrebino: quello a cavallo fra gli anni '80 e
'90, che portò un altro presidente, Habib Bourguiba, il padre
della Tunisia indipendente, a essere destituito.
A raccontare quel periodo denso di sconvolgimenti è lo
scrittore, editorialista, critico letterario e traduttore
tunisino, Shukri al-Mabkhout ne L'Italiano (Edizioni E/O, pp.
368, EURO 18,50).
In questo suo primo romanzo, al-Mabkhout - che domenica
pomeriggio sarà all'Auditorium di Roma per presentare il volume
nell'ambito di 'Libri Come' - ripercorre la vita di Abdel Nasser
- soprannominato l'italiano, per il suo bell'aspetto - dalla sua
infanzia agli anni '90. Leader del movimento studentesco a capo
di un'organizzazione di estrema sinistra durante gli anni
dell'università, poi giornalista affermato per un'importante
testata governativa, ''Abdel Nasser incarna tanti giovani della
mia generazione'', spiega ad ANSAmed il rettore dell'Università
Al Manouba.
Un affresco estremamente circostanziato della Tunisi di
quegli anni, con i suoi ambienti fumosi, nei quartieri della
Medina e del centro, in cui si intrecciano le dinamiche interne
ai movimenti studenteschi e le ideologie marxiste-leniniste che
li ispiravano ma al-Mabkhout parla anche un po' di sé.
Di quello spirito, ma soprattutto di quei sogni cosa è
rimasto? ''Quel che rimane, ancora oggi è quella voglia di
libertà in una società ancora oggi ambivalente: aperta e
conservatrice a un tempo''. Oggi però, ''rispetto a Abdel Nasser
e Zeina, i giovani hanno un'altra cultura più audace e meno
teorica''. Zeina è però lei stessa audace per quei tempi. E' una
donna molto emancipata, intelligente e politicamente impegnata.
''Lei, come altre protagoniste del romanzo, rappresentano le
tante donne tunisine di ieri e di oggi, alla ricerca della
libertà e di un nuovo ruolo nella società''. La tunisina,
''laica e moderna, ha fatto esplodere la struttura sociale
arcaica''.
Negli anni '80 e '90 l'islamismo inizia ad avanzare nel
Paese. Dopo la fine di Ben Ali, gli islamisti entrano al potere.
''Dopo questa esperienza - spiega l'autore - le cose sono un po'
cambiate, obbligando loro a rivedere i loro rapporti anche con
gli islamisti di altri Paesi. Io credo che i loro esponenti
debbano oggi rifarsi a una dimensione democratico-cristiana e
dovrebbero rivedere i loro fondamenti teorici. Sarebbe
importante non soltanto per la Tunisia, ma anche per il resto
del mondo arabo''.
Nel 2015 al-Mabkhout ha vinto l'International Prize for
Arabic Fiction. Nonostante la censura in alcuni Paesi del Golfo
- Emirati Arabi e Kuwait - a causa di alcune scene erotiche
abbastanza esplicite, Ettalyeni (questo il titolo originario) è
stato definito ''il libro arabo più importante dell'anno''.
''Sono rimasto sorpreso dall'accoglienza che ha ricevuto il mio
libro in Tunisia e in tutti i Paesi arabi dove è stato
pubblicato'', commenta.
Il tema centrale restano comunque sempre i giovani. Oggi come
allora e oltre alla voglia di libertà rimane viva la speranza di
un lavoro. ''In una economia fragile come quella tunisina, sarà
molto difficile per loro. Senza un piano Marshall per la Tunisia
il Paese non è in grado di risollevarsi. Senza investimenti i
problemi rimarranno tutti sul tappeto, non soltanto per noi ma
anche per l'altra sponda del Mediterraneo''. (ANSAmed).
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Libri: L'italiano di al-Mabkhout, l'altra rivolta in Tunisia
Lotte politiche e sogni libertà di 30-40 anni fa. Autore a Roma