(di Rodolfo Calo')
(ANSAmed) - IL CAIRO, 14 MAR - E' stato riportato alla luce
al Cairo un altro pezzo, da tre tonnellate, della statua gigante
che probabilmente raffigura il faraone Ramses II ma che gli
archeologi temono sarà molto difficile ricostruire interamente.
Con l'ausilio di una gru, come mostrano foto appena diffuse,
e' stato fatto riemergere dalle acque che invadano lo scavo un
pezzo di busto della statua di quarzite che un comunicato del
ministero del Turismo egiziano ora definisce alta "30 piedi",
quindi oltre 9 metri: uno in più di quanto stimato al momento
dell'annuncio della scoperta fatto giovedì quando era stata
sollevata parte dell'enorme testa.
Nel riferirsi ad anche e gambe, il capo della missione
archeologica tedesca che conduce lo scavo, Dietrich Raue, si e'
detto "abbastanza sicuro che ci sono". Ma il problema, ha
aggiunto l'archeologo, "e' che siamo in mezzo alla città e la
parte terminale potrebbe essere molto vicina alle case. Sarebbe
pericoloso scavare vicino alle case e cosi', probabilmente, non
prenderemo la parte bassa", ha detto.
Lo scavo, in corso da tre anni, e' condotto a Matariya, un
quartiere popolare della periferia nord-orientale del Cairo che
sebbene non sia una baraccopoli, presenta attorno al luogo del
rinvenimento alcuni edifici lasciati incompleti e simili a case
abusive. Il ministero del Turismo egiziano conferma che la
destinazione finale del reperto e' il Grande museo egiziano che
dovrebbe aprire al Cairo l'anno prossimo. Raue ha affermato che
e' troppo presto per confermare che il simulacro rappresenti il
faraone della XIX dinastia che regno' per sei decenni tra il
1279 e il 1213 passando alla storia come "Ramses il Grande" ed
espanse i confini dell'impero egizio a territori che ora
corrispondono a Siria e Sudan. La vicinanza al luogo dove
sorgeva la porta del tempio dedicato proprio a Ramsete rende
pero' "probabile" l'attribuzione, ricorda la nota.
Assieme al colosso, come rilanciato dai media nei giorni
scorsi, e' stato rinvenuto anche un frammento lungo quasi un
metro di una statua a grandezza naturale che raffigurerebbe Seti
II, il nipote di Ramses.
Domenica fonti del ministero delle Antichita' citate dal sito
Egypt Independent hanno sottolineato che per il recupero degli
enormi reperti vengono usate "moderne tecniche sicure". La
notazione ha cercato di spegnere le critiche rilanciate da media
al fatto che la testa della statua sia stata sollevata con una
pala meccanica, facendo ipotizzare che l'uso del mezzo pesante
abbia provocato danni alla statua. Circostanza pero' smentita
dall'archeologo tedesco.
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Spunta anche il busto del colosso di Ramses II
Ma al Cairo archeologi temono per le gambe sepolte sotto le case