(di Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - IL CAIRO, 20 GEN - Dopo lavori di restauro
causati da un attentato dinamitardo compiuto nel gennaio 2014,
ha riaperto questa settimana al Cairo il Museo di arte islamica
(Mia), uno dei maggiori di questo tipo al mondo.
L'inaugurazione è stata fatta mercoledì dal presidente
egiziano Abdel Fattah Al Sisi e il giorno dopo c'è stata una
visita guidata per ospiti selezionati. Da oggi c'è l'accesso del
pubblico, per due giorni gratis.
La chiusura era stata causata da un'autobomba fatta esplodere
il 24 gennaio di tre anni fa per colpire il vicino quartier
generale della polizia del Cairo. L'attentato, in cui morirono
quattro persone e altre 76 rimasero ferite, era stato
rivendicato dagli "Ansar Beit el-Maqdes", jihadisti ora alleati
dell'Isis col nome di "Stato del Sinai".
"L'inaugurazione del 'Mia' rappresenta la vittoria
dell'Egitto sul terrorismo, la propria capacità e volontà sia di
riparare ciò che il terrorismo ha danneggiato e sia di levarsi
contro i tentativi del terrorismo di distruggere la sua
eredità", ha detto il ministro delle Antichità egiziane, Khaled
El-Enany, come riferisce una nota dell'Ufficio stampa del
governo ricordando che la bomba aveva "distrutto la facciata
dell'edificio, alcune colonne, teche e artefatti come anche i
vicini edifici della Biblioteca nazionale egiziana e degli
Archivi".
Il museo custodisce "un'eccezionale collezione di rare opere
in legno" assieme a "oggetti di metallo, ceramica, vetro,
cristallo, tessuti di tutti i periodi e da tutto il mondo
islamico", ha ricordato l'agenzia Mena segnalando anche
"manoscritti del Corano con alcune calligrafie scritte con
inchiostro d'argento".
Nelle 25 gallerie che custodiscono 4.400 opere, con il
restauro sono state aggiunte monete islamiche, armi, manoscritti
e oggetti che descrivono la vita quotidiana degli egiziani
nell'era islamica, tra cui strumenti musicali e giocattoli,
segnala la nota del governo. L'esplosione aveva danneggiato 179
opere: 169 sono state restaurate mentre dieci, in vetro, è stato
impossibile recuperarle (si trattava di lampade da moschea
medioevali, ha ricordato il Telegraph).
"Quando si guarda ai dettagli ogni pezzo è un'opera d'arte",
ha notato Shahinda Karim, docente presso l'Università americana
del Cairo che ha condotto la visita per gli ospiti rifiutandosi
di indicare quale sia il pezzo suo preferito della collezione.
"Molto di quando vedete era a pezzi, a terra", ha ricordato
l'esperta sottolineando che lo sgomento del dopo-attentato:
"piangemmo tanto quando lo vedemmo", ha raccontato.
Nella cerimonia di inaugurazione per il pubblico "Vip",
accompagnata da un'esibizione di "Dervisci rotanti", il ministro
El-Enany ha voluto "ringraziare innanzitutto gli Emirati arabi
uniti come anche gli Stati Uniti d'America, Svizzera, Italia e
Unesco per aver contribuito al restauro del museo". (ANSAmed).
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Egitto: riapre il Museo di arte islamica del Cairo
Dopo restauro per attentato del 2014, è fra i maggiori al mondo