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Cop22: rap e video, così i giovani raccontano il clima

Bernardo Bertolucci premia i filmati più belli

La serata di premiazione dei video a 'Cop22'

Redazione Ansa

MARRAKECH - Doveva essere un concorso a margine della Conferenza sul clima, destinato ai cineasti del futuro, una testimonianza per immagini di cosa voglia dire fra i giovani "fare qualcosa per il pianeta". Con gli 863 corti, arrivati da 155 Paesi del mondo, Connect4Climate, l'istituto della Banca Mondiale che l'ha ideato è finito, sommerso dai video. Al progetto partecipa anche il Ministero dell'Ambiente italiano, con l'intento generale di creare una piattaforma partecipativa per far intervenire i giovani nelle discussioni globali sul clima. Una giuria presieduta da Bernardo Bertolucci ha selezionato i migliori. "Un onore" per il regista di Ultimo tango a Parigi, selezionare le opere di ragazzi di età compresa tra i 12 e i 35 anni, per questa competizione. I corti, della durata massima di 12 minuti, sono stati proiettati al Coliseum, il cinema centrale di Marrakech, e ora sono on line.
Lucia Grenna, program manager di Connect4Climate aggiunge: "I vincitori e in generale tutti i cortometraggi che hanno partecipato alla selezione sono straordinari perché rendono molto bene il senso che i giovani hanno di questa mobilitazione contro i cambiamenti climatici. È una sorta di prova del nove: raccontano in modo diretto e anche con spiccato senso artistico la volontà e il senso etico della mobilitazione". Il premio per il miglior film, 8mila dollari, è andato a Spenser Sharp, il secondo se lo sono aggiudicato a pari merito Nathan Dappen con il suo documentario sul Guardiano della neve, storia di Billy Barr che per oltre 40 anni ha raccolto dati sulla neve e Lulu DeBoer con Love note ti an Island, toccante testimonianza autobiografica sul viaggio per salutare l'isola natale sommersa dalle acque dell'oceano. I filmati raccontano storie di sacchetti di plastica, di cibo che manca sulle tavole dei Sud del mondo. Ci sono rap per l'energia solare e ballate per l'unicità del nostro pianeta, e i titoli spaziano da 'Prima che sia troppo tardi' a 'Ce la faremo'.

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