Rubriche

MedFilm Festival, boom pubblico per 22.ma edizione

Premio Amore e Psiche a Inversion dell'iraniano Behzadi

Un'immagine di Inversion

Redazione Ansa

ROMA - La XXII edizione del MedFilm Festival si è conclusa con un grande successo decretato dalla sentita partecipazione del pubblico, che ha seguito numeroso questa intensa 9 giorni di cinema, e dall'accresciuta attenzione da parte della stampa italiana ed internazionale, che ha dedicato al festival recensioni, focus, interviste ed approfondimenti. Con un programma composto da 90 film, di cui 60 anteprime italiane, europee ed internazionali, accompagnati da tanti prestigiosi ospiti, il Medfilm Festival ha dato ancora una volta testimonianza diretta del variegato contesto culturale e politico che rende unica l'area Euro-Mediterranea, proponendo un modello di festival aperto, inclusivo e partecipato, in cui le opere e i loro autori, così come il pubblico, la stampa e lo staff del festival, sono al centro di un progetto culturale e pedagogico che fa dell'incontro, del dialogo e della condivisione di idee, il suo punto centrale. In questo senso, molto importante è stato il contributo offerto dall'Istituto Superiore Cine-Tv R. Rossellini, che ha permesso la partecipazione di circa 50 suoi studenti chiamati a giudicare i film in concorso così come a realizzare interviste ai registi e a filmare tutti i momenti più importanti del festival, masterclass, incontri letterari e dibattiti. Forte anche la partecipazione degli studenti universitari, costituiti in giurie, che hanno lavorato sulla selezione dei film proposti nelle 3 categorie ufficiali.

La serata di chiusura del festival ha visto la consegna dei Premi ai vincitori delle diverse categorie e in particolare il conferimento del Premio Amore e Psiche al film Inversion di Behnam Behzadi (Iran), vincitore della XXII edizione del Medfilm Festival e di altri due Premi Collaterali attribuiti dalla Giuria PiuCulture e da quella Universitaria. Per la prima volta in 22 anni di storia del festival, lo stesso film è stato giudicato il migliore da tutte le giurie, e dunque da un pubblico trasversale ed eterogeneo, che va dai 17 anni in su, segno dell'indiscutibile qualità artistica dell'opera e soprattutto dell'universalità dei temi affrontati. In questo senso Inversion di Behnam Behzadi potrebbe sicuramente affacciarsi nel mercato italiano e trovare il proprio spazio. Il MedFilm si impegnerà con accresciuta forza e convinzione alla ricerca di spazi di distribuzione complementari a quelli attuali, poco attenti alla varietà della produzione cinematografica dell'area Euro-Mediterranea. Nel corso della serata è stato proiettato, in anteprima italiana, Borders di Damjan Kozole, unico piano sequenza di dieci minuti che mostra l'ingresso e l'uscita dal campo visivo di un gruppo di migranti, colti nella lunga e faticosa marcia lungo il confine tra Slovenia e Croazia. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it