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MedFilm Festival, dove cinema racconta voglia di libertà

22.ma edizione da 4/11, 90 film tra le due sponde Mediterraneo

Un'immagine del film Brooks, Meadows and Lovely Faces del regista egiziano Yousry Nasrallah, che il 4 novembre aprirà il MedFilmFestival

Redazione Ansa

(di Cristiana Missori)

- ROMA - Una moltitudine di giovani ammassati su di un motorino seguono un cartello con su scritto in arabo 'horreya', libertà. Un sogno per molti giovani del Mediterraneo. E' un disegno - scovato nel dedalo di strade di Tunisi e realizzato nel 2011 dal giovane artista franco-algerino Bilal Berreni, scomparso nel 2013 - che è anche un manifesto: quello del Medfilm Festival di Roma e della sua voglia di raccontare, anno dopo anno, attraverso i suoi film, aspirazioni e paure, gioie e timori della caleidoscopica società del Mediterraneo.

Torna dal 4 al 12 novembre la manifestazione che, instancabilmente, da 22 anni propone le tante storie che fanno del Mare Nostrum una delle aree più dense e coinvolgenti di questa epoca. Diretta da Ginella Vocca, la rassegna sarà ospitata al Cinema Savoy, al Macro - Museo d'Arte Contemporanea di Roma - e nelle Biblioteche e i Centri culturali della periferia della capitale.

Ad aprire il Festival, ha fatto sapere Vocca, presentando questa mattina in conferenza stampa il denso cartellone in programma per questa ventiduesima edizione, ''sarà il regista egiziano Yousry Nasrallah, con l'anteprima italiana del film Brooks, Meadows and Lovely Faces (Al Ma' wal Khodra wal Wajh El Hassan)''.

Le parole più ricorrenti sono migrazioni, memoria, donne, e libertà appunto, declinate secondo le sensibilità dei vari registi che firmano le 90 - tra lungometraggi, documentari e cortometraggi - pellicole proposte e le ''due vetrine molto belle dedicate ai Paesi Ospiti d'Onore: Iran e Tunisia'', fa notare la storica direttrice.

Trentadue i Paesi presenti. I più rappresentati sono sicuramente la Francia - tradizionale Paese di migrazione dalla sponda Sud e dove sono molte le coproduzioni tra le due sponde - l'Italia (cui la sezione ''Le Perle'', darà ampio spazio al cinema indipendente e i suoi giovani autori), ma anche l'Algeria, gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar.

Le sezioni sono quelle di sempre: il Concorso Ufficiale ''Premio Amore e Psiche'', il Concorso Internazionale Documentari ''Premio Open Eyes'', il Concorso Internazionale Cortometraggi ''Premio Methexis'' e ''Premio Cervantes'', mentre prosegue la collaborazione tra l'Ufficio d'informazione in Italia del Parlamento europeo e il MedFilm Festival con la V edizione dei Lux Film Days a Roma, importante evento all'insegna del grande europeo contemporaneo.

Tra le novità di quest'anno, spiega Vocca, 'Letture dal Mediterraneo', incontri letterari con sei autori, tra cui Gianni Amelio (regista e scrittore cui verrà consegnato il Premio alla carriera 2016) che firma Politeama e Patrizio Nissirio, autore di Una ballata del Mar Egeo.

Oltre al Premio Koiné, che sarà assegnato a SaMiFo, il Centro di prima accoglienza sanitaria - nato in collaborazione con il Centro Astalli e Asl di Roma A - che accoglie i migranti nella capitale e che tutela il diritto alla salute e la presa in carico delle vittime di tortura, la rassegna non poteva non prevedere anche quest'anno il Progetto Methexis, che porterà a Roma studenti diplomandi delle Scuole Nazionali di Cinema da Marocco, Libano, Francia, Grecia, Turchia, Tunisia, Egitto, Croazia, Italia.

''In un momento in cui è in crisi il dialogo politico e istituzionale fra le due sponde del Mediterraneo - ha detto intervenendo l'ambasciatore del Marocco, Hassan Abouyoub - quello culturale è l'unica cosa che rimane''. L'Europa, dice, ''si occupa ormai soltanto di tematiche che dividono. In agenda c'è unicamente l'immigrazione''. La cultura, conclude, "è l'unico cancello rimasto da cui entrare per potere parlare di politiche comuni e di solidarietà''.  (ANSAmed).

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