(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - MONTE ATHOS (GRECIA), 18 LUG - La strada e'
asfaltata solo a tratti, molto piu' spesso ha una pavimentazione
accidentata, e per lo piu' e' sterrata e piena di buche. Ma il
monaco ortodosso guida con sicurezza il fuoristrada, indossando
occhiali da sole e controllando i messaggi sui suoi due
telefonini. Benvenuti a Monte Athos, la 'repubblica teocratica'
in territorio greco dove dal 10.mo secolo vivono comunita'
monastiche ortodosse di vari paesi, e dove il tempo sembra
essersi fermato. Sembra, per l'appunto: perche' non c'e' nessuno
di piu' contemporaneo del monaco Epifanios, celebrita' globale
grazie ai vini prodotti a Mylopotamos e al suo libro 'La cucina
di Monte Athos'(in Italia pubblicato da Cefa), personaggio di
straordinario charme, sempre in bilico tra spiritualita' e
passione terrena per i sapori. Due mondi che per lui non sono in
contraddizione, anzi.
''La fede e' molto legata alla passione per i nostri
prodotti, le tradizioni, il modo di cucinare e anche come e dove
mangiamo, nella tranquillita' e nella pace, come facciamo da
secoli - spiega Epifanios, che da questo remoto paradiso dove
vive da 43 anni viaggia in mezza Europa per parlare di cucina e
fede ortodossa - Ho scritto questo libro per amore e passione
per la nostra terra e quello che produce, per preservare un modo
di cucinare ma anche di vedere il mondo. In un mondo in cui
opporsi al fast food con il nostro slow food fatto di ortaggi,
olio, pomodori cresciuti da noi''.
A Monte Athos le donne non possono accedere (c'e' un confine
guardato dalla polizia greca, anche se la 'repubblica' risponde
al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e non al governo di
Atene), e ci si arriva solo via mare. Da Ouranoupolis, ultima
cittadina greca, si prende un battello o un motoscafo e dopo una
ventina di minuti si arriva nel minuscolo porto di Dafni (35
abitanti). Ma l'accesso e' possibile solo con un
'Diamonitirion', un permesso che costa 30 euro e garantisce
qualche giorno di ospitalita' in uno dei monasteri. Bisogna
essere invitati, e se si vuole chiedere autonomamente di entrare
si possono aspettare anche dei mesi.
Padre Epifanios, cui tutti baciano la mano alla maniera
ortodossa in quanto 'ieronda' (anziano), e' uno dei due monaci
di Mylopotamos, residenza monastica che fa parte del piu' grande
monastero di Megisti Lavra, uno dei venti (greci, russi,
bulgari, romeni) che sono rappresentati nel parlamentino della
'capitale' di Monte Athos Karyes, dove c'e' qualche negozietto e
anche un ristorantino. Epifanios, amichevole e sorridente con
tutti, ordina una 'astakomakaronada' (linguine all'astice alla
greca) e tsipouro (simile alla grappa, che si beve molto nel
nord ellenico). Lo raggiunge padre Ioachim, l'altro monaco di
Mylopotamos, che spiega come nella vicina chiesa del Protaton ci
siano affreschi del grande pittore di icone del 13.mo secolo
Manuel Panselinos, ''per me meglio di Giotto'', dice. Sono
effettivamente straordinari, anche nella staticita'
dell'iconografia ortodossa.
Mylopotamos sorge su una piccola baia intatta sul nord Egeo.
Era in rovina fino a qualche anno fa, quando proprio Epifanios
lo rimise in piedi facendo anche rinascere la vicina vigna, che
oggi produce eccellenti vini acquistabili tra l'altro su
internet (a proposito di modernita' e tradizione). Cala la sera
ed Epifanios e Ioachim iniziano a cucinare. ''Prepariamo pesci
fritti, freschissimi, pescati la notte scorsa, e insalata di
pomodori'', dice lo Ieronda nella piccola cucina. C'e' anche un
ospite, padre Palamas, che viene da Karyes. Si ascolta una
trasmissione radio che parla della storia di un monastero della
zona, ed e' tutto buonissimo, anche il vino. Dopo cena, tutti in
silenzio sotto un cielo stellato nel piccolo portico che guarda
il mare. I pellegrini cercano soprattutto questo a Monte Athos,
dopo tutto.
Epifanios e Ioachim si alzano prestissimo, nella loro
giornata c'e' molta preghiera, a partire dai riti del mattino
nella piccolissima chiesa di Mylopotamos. Ma c'e' bisogno di
curare anche le questioni quotidiane. Oggi Epifanios deve andare
a Salonicco. Sul motoscafo del ritorno, con indosso i suoi
occhiali da sole, ignora le onde, preso dai messaggi sui sue due
cellulari. (ANSAmed).
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A Monte Athos, tra fede antica e modernita'
Con Epifanios, monaco-chef, 'nostre ricette atto d'amore'