(ANSAmed) - RABAT, 6 LUG - Quaranta sale cinematografiche e
poco più di 600 biblioteche. Lo stato della cultura in Marocco
si fotografa da solo. Un autoritratto impietoso, il riflesso del
disinteresse comune che colpisce ogni angolo del paese.
Il Cese, Consiglio economico sociale e ambientale pubblica
il bilancio sull'economia della cultura. Problemi strutturali
che limitano lo sviluppo dei settori e mancanza di mecenati
completano il quadro. Ma è l'assenza di pubblico il motivo
principale che allontana i finanziatori.
Mancano biblioteche: solo 624 in tutto il Marocco e dunque in
media una ogni 100 mila abitanti, con un deficit di 4 mila spazi
di lettura secondo l'Unesco. L'editoria del resto non rincorre
clienti e galleggia con duemila pubblicazioni all'anno a
tirature che restano entro i 1500 esemplari.
La musica di maggior ascolto non si rinnova. Le hit più
gettonate del pop sono ancora quelle degli Anni '60. L'unico
fermento arriva dalla scena rap che dal 2000 alza la voce via
web. Un tono giudicato così alto che molti degli esponenti del
genere sono finiti in galera per oltraggio.
Riservate all'elite le arti plastiche. Del resto in una
scuola che ignora l'educazione artistica in tutte le sue forme,
sottolinea il Cese, come potrebbero crescere talenti o solo
cittadini sensibili?
I teatri servono ormai come sale d'incontri, perché le
rappresentazioni sono rare.
Quanto al cinema, il Marocco è una contraddizione vivente: la
produzione di lungometraggi è in crescita, il paese attrae
produttori stranieri, ma le sale chiudono. Dalle 65 del 2011 si
è passati a 31 nel 2013. Nel 2015 meno di un milione di
spettatori sono entrati in una sala, per un corrispettivo di 40
milioni di dirham di biglietti (3,5 milioni di euro circa).
Campione d'incassi per la stagione 2015 il film El Ferrouj
(96.777 spettatori), commedia con al centro un gallo che scatena
l'ira degli abitanti di un quartiere di Marrakech, popolato da
marocchini e francesi. Le sale in tutto il Marocco sono ormai
soltanto 40. In 12 mesi sono state però 214 le produzioni
ospitate, di cui 45 straniere. (ANSAmed).
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Marocco, 40 sale cinematografiche e meno di 600 biblioteche
Impietoso rapporto sulla cultura, mancano fondi e spettatori