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Al via Cerealia, festival del cibo multiculturale

Aperta a Roma 6/a edizione dedicata al Marocco,fino al 12 giugno

Redazione Ansa

E' dedicata al Marocco la sesta edizione di "Cerealia, la festa dei cereali. Cecere e il Mediterraneo", il festival diffuso a tema multiculturale che si e' aperto oggi e fino al 12 giugno in programma a Roma, Albano Laziale, Ariccia, Rieti, Tarquinia, Vibo Valentia e poi Milano e Venezia. Promosso dalle associazioni culturali M.Th.I., Archeoclub d'Italia di Roma, Aisu verso Itaca, con il patrocinio dell'Ambasciata del Regno del Marocco e, tra gli altri, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e la Regione Lazio, il festival Cerealia cerca di portare il suo contributo all'interscambio culturale tra i paesi del Mediterraneo focalizzando l'attenzione su alimentazione, ambiente, economia e sociale, nel variegato contesto che da sempre caratterizza il mondo dei cereali.

A fare da filo conduttore il cibo per eccellenza, il pane, alimento centrale sulla mensa di tutti i popoli, analizzato, raccontato e celebrato nella sua dimensione antropologica attraverso i secoli, a partire dal panis Pompeii consumato dagli antichi romani, fino al Pane della Misericordia proposto dai fornai romani (aderenti alla Cna) in occasione del Giubileo. Ad ospitare gli eventi nella città di Roma la Biblioteca Comunale Collina della Pace alla borgata Finocchio, la Società Geografica Italiana, l'Auditorium di Mecenate, il Mercato Contadino di Campagna Amica al Circo Massimo, la Domus Romana, il Mercato Contadino di Capannelle, il RestArt.

Quattro giornate per una rete di iniziative con momenti culturali di approfondimento sul Marocco che daranno la possibilità di conoscere gli aspetti e le diverse anime di questo Paese, grazie anche al contributo della comunità marocchina di Roma e dall'artista Aziza Essalek. In scaletta non solo conferenze, performance di danza e musica, 'reading' di poesie, proiezioni di documentari e mostre d'arte, ma anche ricostruzioni della vita quotidiana con particolare attenzione al cibo, alle tradizioni contadine e al mondo femminile.

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