ROMA - Dalla tortuosa medina al Petit e Grand Socco; dalla Kasbah con il Palazzo del Sultano, Dar El Makhzen, dove si trovano raccolte tutte le espressioni dell'arte marocchina e i bei giardini del sultano in stile marocchino-andaluso, fino alla Ville Nouvelle, alle Grotte d'Ercole e al Teatro Cervantes. La città di Tangeri si candida a entrare nella lista dei siti Patrimonio dell'Umanità Unesco. Ad avviare le pratiche per richiedere l'inserimento della città affacciata sullo stretto di Gibilterra, l'Osservatorio per la protezione dell'ambiente e dei monumenti storici di Tangeri (OPEMH), l'Agenzia per la promozione e lo sviluppo del Nord (APDN) congiuntamente al Ministero della Cultura marocchino. Luogo d'ispirazione artistica e cosmopolita con le sue istituzioni museali - fra cui il Museo delle Antichità che ospita splendidi mosaici e statue di bronzo, la Légation des Etats-Unis famosa per la raccolta di magnifici esemplari d'arte del 17 secolo e il Museo d'Arte Marocchina che espone tessuti, gioielli, prodotti in pelle, ottone e rame - la città di Tangeri vanta oggi un nuovo quartiere degli affari, un aeroporto rinnovato e infrastrutture ferroviarie e autostradali, nonché un mega porto mercantile: Tanger Med, uno dei terminal container più nuovi ed efficienti dell'intero Mediterraneo e il primo scalo portuale africano ad avere ottenuto la certificazione ''EcoPort'' per la gestione sostenibile ed ecologica delle risorse di tutte le attività legate traffico marittimo.
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Antica città su stretto Gibilterra punta su medina e musei