(ANSAmed) - NAPOLI, 26 MAG - Un viaggio fotografico nei
luoghi vissuti e visitati da Miguel De Cervantes, ripercorrendo
il viaggio stesso della sua vita e della sua opera. E' la mostra
"Miguel de Cervantes o el deseo de vivir" del fotografo José
Manuel Navia che si inaugura oggi, per la prima volta in Italia,
all'Istituto Cervantes di Napoli. L'esposizione è pensata per
rendere omaggio a una delle figure più rilevanti della
letteratura spagnola, in occasione del quarto centenario della
sua morte.
Il progetto, concepito e realizzato da Navia, propone,
attraverso 50 fotografie il percorso di una vita incerta e piena
di tribolazioni che si rivela, anche con una certa dose di
mistero, nelle sue opere. Nella mostra, aperta fino al 29
giugno, Navia parte dall'atto del fotografare, in modo
soggettivo ed evocatore, i principali luoghi legati alla vita di
Miguel de Cervantes, le tracce di tutta un'esistenza, facendo in
modo che il risultato finale non sia però una collezione di foto
di luoghi diversi, ma una serie fotografica che rappresenti lo
sguardo personale di un viaggiatore che vuole far suo il
territorio cervantino, sia letterario che reale, attraverso
l'immagine.
Le 50 immagini che compongono la mostra, sono accompagnate da
testi e da citazioni letterarie che le collegano sia alla vita
dello scrittore che alle sue opere. Alcalá de Henares,
Valladolid, Madrid, Napoli, la Sicilia, Lepanto, Tunisi, Algeri,
Orano, Lisbona, Esquivias, Toledo, La Mancia, l'Andalusia,
Barcellona, sono alcuni dei luoghi che fanno parte della
traiettoria di vita di Cervantes.
"Per questo lavoro - ha spiegato l'artista iberico - ho
voluto scattare delle foto negli stessi scenari in cui Miguel de
Cervantes trascorse i suoi giorni e in cui sognò molti dei suoi
personaggi; percorsi e luoghi che abbracciano gran parte della
penisola iberica e del mondo mediterraneo: Italia, Grecia,
Tunisia, Algeria. Ho cercato di avere uno sguardo sempre attento
alle persone umili e alle rotte lontane dai centri di potere e
la stessa cosa si potrebbe dire di Cervantes, che fa pronunciare
al suo personaggio, el Licenciado Vidriera, queste parole: "non
sono buono per il palazzo, perché provo vergogna e non sono
capace di adulare". (ANSAmed).
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Da Valladolid, Napoli e Tangeri, luoghi Cervantes in 50 foto
Mostra all'Istituto Cervantes di Napoli per 400 anni dalla morte