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Marocco: la radio coranica vince la guerra degli ascolti

Ma c'è attesa per il concerto di Christina Aguilera a Rabat

La più antica copia del Corano della biblioteca Qarawiyyin a Fez, in Marocco. Risale al IX secolo ed è scritto in caratteri cufici

Redazione Ansa

RABAT- I festival più alla moda ospitano le voci pop del momento, ma in Marocco la guerra degli ascolti radiofonici la vince a mani basse la radio coranica, quella che diffonde preghiere per tutto il giorno, inframmezzate da canti sacri e prediche.

A dieci anni dalla liberalizzazione delle frequenze nel Paese, Radio Mohammed VI del Santo Corano è la stazione più ascoltata, con un tasso di audience del 20 per cento. I risultati trimestrali degli ascolti radiofonici confermano gli studi di sempre nel settore. Così in attesa di Christina Aguilera che sarà ospite di punta del Festival Mawazine, il 28 maggio, a Rabat, la musica che passa ogni giorno più di frequente nelle orecchie dei marocchini è quella dei canti sacri.

Secondo i dati diffusi da Ipsos per conto del Centro interprofessionale di misure d'ascolto radio (Cirad), MeDi1 la stazione che programma informazione e dibattiti è in seconda posizione con il 12,24% seguita da Mfm (12,05%) con trasmissioni "a microfono aperto" sull'attualità, Idaa al Watania (11,55%) concentrata sull'attualità politica e Med Radio (11,31%) più aperta al mondo delle associazioni e della società civile.
Lo studio condotto su un campione di 8.538 intervistati rivela anche che nei primi tre mesi del 2016 15 milioni di marocchini, il 56,65 per cento della popolazione, ascolta la radio ogni giorno. .

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