(ANSAmed) - SARAJEVO, 14 APR - "La consapevolezza della
ricchezza e dell'importanza del proprio patrimonio culturale è
la premessa per poterlo preservare". Lo ha detto l'ambasciatore
italiano in Bosnia-Erzegovina Ruggero Corrias al termine
dell'incontro con il vice ministro degli Affari Civili della
Bosnia-Erzegovina Milicevic.
"La Bosnia-Erzegovina - ha proseguito - è ricca di opere
d'arte, musei e collezioni. Alcune di esse trascendono i confini
amministrativi dello Stato, delle Entità e dei cantoni e sono
veri e propri tesori nazionali, regionali ed europei. Penso non
solo ad Ars Aevi, ma anche al Museo Nazionale e alla Biennale di
Arte Contemporanea custodita nel bunker atomico di Tito a Konjc.
La politica deve farsene carico per evitare che una gestione
distratta o inadatta possano rovinarli. E' un dovere di tutti,
ma soprattutto dello Stato e delle Entità".
Al centro del colloquio con il vicemistro Milicevic lo stato
in cui versano alcune delle istituzioni culturali più
rappresentative del Paese, tra cui in particolare Ars Aevi, il
Museo Nazionale e la Biennale di Arte Contemporanea ospitata nel
bunker atomico di Tito a Konjc.
Si è discusso del ruolo cruciale che lo Stato, insieme alle
istituzioni competenti per la gestione di questi beni, deve
giocare affinché vengano preservati adeguatamente, individuando
soluzioni idonee per il futuro e la conservazione di beni di
tale valore nazionale e internazionale. Il Vice Ministro si è
impegnato, insieme alle altre Autorità competenti, a far si' che
questo patrimonio culturale vegan tutelato in forma adeguata.
(ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Bosnia: Italia per difesa suo ricco patrimonio culturale
Ambasciatore Corrias incontra viceministro Affari civili