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Di Segni, traduzione Talmud ha grande valore simbolico

Rabbino capo Roma, pagine che fanno parte storia Italia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 05 APR - Per il rabbino capo della comunità ebraica romana Riccardo Di Segni, l'uscita del primo volume della traduzione italiana del Talmud ha "un alto valore simbolico".

Rav Di Segni ha ricordato come a poca distanza dall'Accademia di Lincei - dove oggi è stata presentata la traduzione italiana alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si svolse nei secoli fondamentali attività di studio sul Talmud della storica comunità ebraica capitolina, ma anche i roghi che bruciarono il testo che è al cuore dell'ebraismo. "Questi due eventi lontani nel tempo ma vicini nello spazio, sono una testimonianza dell'importanza e della centralità del Talmud nella vita ebraica italiana e dell'interesse del mondo esterno nei suoi confronti, purtroppo -nella maggior parte dei casi- nefasto e persecutorio", ha osservato. "La persecuzione di questo testo in Italia è stata aggirata dagli ebrei con tutti i possibili espedienti, ma avuto un effetto micidiale nell'abbassare il livello culturale e religioso delle nostre comunità. La strada che abbiamo intrapreso ora con questa ambiziosa operazione ha per tutti questi motivi un grande valore simbolico". "Pensare e lavorare a quest'opera - ha quindi detto Di Segni - significa tante cose: Che ora, di nuovo, c'è un gruppo di studiosi di Talmud che parlano la lingua italiana e che possono realizzare questo obiettivo; che esiste un'attesa da parte del pubblico, non solo ebraico; che esiste un genuino interesse da parte delle istituzioni dello Stato italiano a promuovere e coltivare questi studi, come parte non trascurabile di un patrimonio universale ma con specificità italiane; che l'incontro con un mondo culturale diverso ma interno non spaventa ma al contrario attira l'attenzione; che dopo le persecuzioni dei secoli scorsi e la tragedia della shoà si comprende che queste pagine fanno parte della storia italiana e sono necessarie alla crescita della sua società che deve essere aperta al confronto". (ANSAmed).

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