(ANSAmed) - NAPOLI, 23 MAR - Per la Pasqua 2016 il museo
MADRE di Napoli applica all'arte contemporanea l'antica pratica
filantropica del "caffè sospeso", tradizione napoletana che
consente di bere un caffè espresso al bar grazie alla generosità
di qualcun altro che lo lascia pagato.
Ora questa usanza tutta napoletana - ma riconosciuta a
livello mondiale, replicata anche in molti altri paesi (tra cui
Francia, Argentina, Grecia, Irlanda, Belgio) e in altri settori
(come la ristorazione con la "pizza sospesa", o l'editoria, con
il "libro sospeso") - approda anche nel museo regionale d'arte
contemporanea di via Settembrini per le festività pasquali 2016.
A partire dal giovedì Santo e fino al 31 dicembre 2016, chiunque
potrà lasciar pagato un biglietto per un successivo visitatore
sconosciuto, al momento di comprare il proprio o al termine
della visita. ''Un gesto di generosità e al contempo un invito,
affinché ognuno operi in prima persona per far avvicinare anche
altri alla cultura del contemporaneo, trasformando un'esperienza
intima in una necessità importante, significativa e coinvolgente
di condivisione e inclusione'', sottolineano gli organizzatori.
Come il "caffè sospeso", anche il "biglietto sospeso" ''si
propone come qualcosa di più di un biglietto offerto: procura e
rafforza un senso di appartenenza, sottolinea l'importanza
dell'arte nella vita di ognuno di noi e incoraggia, infine,
gesti semplici e quotidiani di gentilezza reciproca''. La
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee sarà la prima a
concorrere all'iniziativa: dal Giovedì Santo (24 marzo) alla
Domenica di Pasqua (27 marzo) lascerà, a disposizione di
chiunque voglia usufruirne, e che ne potrà fare richiesta
direttamente alla biglietteria, 10 "biglietti sospesi" al
giorno. Inoltre, nello stesso periodo, contribuirà al 50%
all'acquisto del "biglietto sospeso", che dunque costerà ai
visitatori che vorranno aderire solo 3,50 euro (rispetto al
prezzo pieno di 7 Euro).(ANSAmed).
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Musei: al Madre Napoli biglietto pagato come 'caffè sospeso'
Pasqua, tradizione partenopea applicata ad arte contemporanea