(ANSAmed) - NAPOLI, 16 MAR - Un nuovo itinerario a Pompei con
cinque domus in cui sono stati ripristinati gli antichi giardini
e una sala con oltre 100 reperti archeologici al Museo
Archeologico di Napoli. E' un doppio sguardo quello che da
Napoli e Pompei viene gettato da oggi con la mostra "Mito e
Natura, dalla Grecia a Pompei", che arriva in Campania dopo il
successo ottenuto a Palazzo Reale di Milano.
Rimodulato sui nuovi spazi che l'accolgono e impreziosito da
ulteriori prestiti, il racconto della natura nei suoi vari
aspetti, in stretto rapporto con l'intervento dell'uomo, si
arricchisce di un percorso all'interno dell'area archeologica
pompeiana, dove sono stati risistemati o ripristinati gli spazi
verdi di antiche domus.
"L'aspetto dei giardini - spiega Massimo Osanna, responsabile
della soprintendenza di Pompei - che vogliamo offrire ai
visitatori con i recenti restauri e la riapertura al pubblico, è
un'interpretazione dei luoghi per come essi dovevano essere
all'epoca della loro realizzazione". E la ricerca archeologica
ci riporta a come per gli antichi pompeiani comporre giardini
era una vera arte che veniva portata avanti in stretto dialogo
con le pareti affrescate e gli oggetti che arredavano gli
ambienti interni di ogni domus.
Tutto questo sarà evidenziato nel percorso che porta il
visitatore in cinque domus: Praedia di Iulia Felix e le case di
Loreio Tiburtino, della Venere in conchiglia, del Frutteto e di
Marco Lucrezio su Via Stabiana riaperte. tutte restaurate
nell'ambito del Grande Progetto Pompei, cui si aggiunge il già
visitabile giardino della Casa degli Amorini dorati.
Al percorso si aggiunge la sezione "Natura morta", allestita
nella Piramide all'interno dell'Anfiteatro, in cui si esplora un
genere che ha origine nel mondo ellenistico-romano con la
rappresentazione di frutti e animali. Gli affreschi con queste
raffigurazioni, staccati in passato e conservati al Museo di
Napoli, ritornano per la prima volta a Pompei proprio come semi,
frutta e pani, restituiti nella loro integrità dalla cenere che
li coprì dopo l'eruzione del 79 d.C.
E al Museo archeologico di Napoli saranno invece il
paesaggio, il giardino incantato, la natura coltivata dono degli
dèi, lo spazio della natura e la natura come segno i temi
illustrati da circa 100 reperti archeologici esposti nella
grandiosa Sala della Meridiana.
"La mostra - spiega Paolo Giulierini, nuovo direttore
dell'archeologico partenopeo - nata da un rigoroso progetto
scientifico, non si presenta come fine a se stessa, ma è stata
l'occasione di valorizzazione di molti reperti, di solito non
esposti nel Museo di Napoli, ed uno stimolo per riaprire, in via
definitiva, gli storici giardini del palazzo, per offrire al
pubblico un'esperienza sempre più gradevole di fruizione e di
visita".
E infatti anche i due giardini interni del museo tornano a
fiorire e in quello orientale, in particolare, sarà ricostruito
il giardino romano, con un ombreggiante pergolato di viti e rose
e frammenti scultorei.
Ma Pompei guarda anche all'arte contemporanea e proprio oggi
il ministro per i beni culturali Dario Franceschini ha
annunciato che David Gilmour, il chitarrista dei Pink Floyd,
tornerà a suonare nell'anfiteatro di Pompei, 45 anni dopo uno
storico concerto della Band nell'area archeologica. (ANSAmed).
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Mito e Natura,doppia mostra tra Pompei e Archeologico Napoli
Nuovo percorso giardini antiche domus tornati rigogliosi