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Mostre: Israele apre le sue porte, partendo da Roma

Al Vittoriano installazioni per raccontare il Paese

Un momento della presentazione della mostra ''Open - A Door To Israel'' presso il Vittoriano di Roma

Redazione Ansa

(di Patrizio Nissirio)

ROMA - Nove porte 'tecnologiche' per raccontare un piccolo ma assai vitale e complesso Paese, Israele. E' 'Open - A Door To Israel', la mostra inaugurata ieri dal viceministro degli Esteri israeliano Tzipi Hotovely e dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini al Vittoriano. Roma e' infatti la prima tappa mondiale di questa esibizione itinerante che ha il fine di mostrare attraverso filmati ed installazioni interattive le molteplici facce della personalita' di Israele, facendo materialmente aprire al visitatore nove porte tematiche: si puo' quindi entrare in una famiglia israeliana, una scuola, fare i dj, scoprire le tecnologie di cui Israele e' ormai capofila e persino giocare a racchettoni su una spiaggia. La mostra, che e' gratuita, restera' aperta fino all'11 febbraio, per poi iniziare un tour globale che la portera' in diversi paesi tra cui Francia, Usa, Cina, Polonia, Russia, Giappone, Argentina e Brasile.

A sottolineare l'importanza della 'prima' romana, la presenza del viceministro degli Esteri Hotovely per la quale 'Open' "racconta la molteplicita' di Israele, in tutti i suoi colori e diversita', una forza dinamica e vitale per il bene di tutto il mondo, un popolo che ogni giorno infonde vita nella famiglia, nella democrazia, nella comunita'... ma anche una mostra con cui celebriamo l'amicizia tra Italia ed Israele". Per il ministro Giannini, la mostra evoca tre concetti, "Creativita', Mediterraneo, Giovani ed investimento sul futuro. La prima e' la parola chiave della nostra identita' comune, la radice euromediterranea; il secondo e' la cornice complessa che, con serieta' e responsabilita' dobbiamo riportare alla dimensione del dialogo e non a quella del conflitto; e il terzo concetto e' quello che occorre sviluppare al meglio, attraverso la cooperazione scientifica e la diplomazia, ma anche attraverso la conoscenza reciproca tra i nostri ragazzi, grazie ai molti programmi di scambi gia' attivi".

Nelle immagini che sbucano dalle porte davvero una carrellata che da un'idea della diversita' interna di questo Paese: dagli ortodossi che ballano al Gay pride di Tel Aviv, dalla preghiera degli arabi di Israele agli sport, dalla sanita' alla cucina.

Con idee come 'Speranza' e 'Fare in modo che accada' in primo piano. Open e' anche accompagnata da un filmato in cui si mostrano momenti della vita israeliana, con singoli personaggi che vengono evidenziati da un piccolo schermo mobile - anche qui la tecnologia e' in primo piano - fino alle immagini di una compagnia di danza che alla fine si inchina a ricevere l'applauso del pubblico.

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