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A Napoli studi su lingue e mutamenti politici in Africa

Convegno all'Orientale su futuro continente dopo primavere arabe

Redazione Ansa

(ANSAmed) - Napoli, 15 gen - Due giorni di approfondimento su come l'evoluzione delle lingue locali dell'Africa stanno accompagnano i mutamenti sociali, politici e culturali del continente. E' il convegno "Prospettive del XXI secolo in Africa: cambiamenti sociolinguistici, culturali e politici" che si svolge oggi e domani all'Istituto Universitario Orientale di Napoli. "La due giorni - spiega la professoressa Anna Maria Di Tolla - costituisce un momento di confronto su quanto sta avvenendo nel continente, partendo dalle lingue tradizionali del nordafrica, come il berbero, con l'obiettivo di sottolineare l'importanza delle lingue africane e del loro studio come strumento di comunicazione ma anche come mezzo per comprendere le società contemporanee. Le scelte linguistiche sono infatti strettamente connesse alle questioni di identità e di potere che sono al centro dell'Africa contemporanea". Il convegno è stato aperto stamane dal rettore dell'ateneo partenopeo Eda Morlicchio, e prevede molte interessanti sessioni a partire da un approfondimento sull'Egitto del post-Mubarak, fino alle politiche di genere nel regno del Marocco. "Proprio in Marocco - spiega la Di Tolla - è importante osservare l'evoluzione del berbero che è una delle lingue ufficiali del Paese, ma è anche lingua nazionale in Algeria e sta conoscendo un'importanza semre maggiore nel mondo africano: questo perché i berberi stanno assumendo un ruolo importante nello scacchiere politico, come dimostrato anche negli anni scorsi nella Libia che ha spodestato Gheddafi e nell'attuale incertezza politica del Paese con la guerra civile. Molte associazioni, infatti, nonostante la guerra in corso, continuano ad organizzare corsi per preservarlo, salvaguardarlo e fare in modo che diventi una lingua riconosciuta". Ma lo sguardo politico sarà ampio e coinvolgerà anche paesi subsahariani come la Tanzania, affrontando i temi dei diritti di genere e del plurilinguismo. Interverranno 18 relatori, tra cui molti da Paesi stranieri come Salem Chaker, docente all'Inalco (Institut National des Langues et Civilisations Orientales) di Parigi che approfondirà il tema del berbero, come lingua in pericolo.

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