Rubriche

Cinema:Tunisi,Napolislam incuriosisce pubblico alle Jcc 2015

Pagano, 'nonostante bombe, questo paese è piu' vivo che mai'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 27 NOV - Sale affollate e file al botteghino ieri a Tunisi per assistere alle proiezioni della 26ma edizione delle Giornate Cinematografiche di Cartagine, il più importante festival del Paese, come per esorcizzare la paura dopo l'ultimo attentato di martedì rivendicato dall'Isis. Molti giovani in coda per la prima in un paese arabo del discusso Much Loved del franco-marocchino Nabil Ayouch, vietato in Marocco per offesa ai valori morali e alle donne, mentre una platea più eterogenea riempiva la sala del Le Mondial per un'altra prima nel Maghreb, quella di Napolislam, documentario di Ernesto Pagano sui napoletani convertiti alla religione musulmana, ospite della rassegna di film italiani all'interno delle Jcc 2015 insieme ai produttori del film Lorenzo Cioffi e Matteo Parisini.

Un bel giorno Napoli si sveglia e si converte all'Islam: dal Ramadan nella stessa Piazza dedicata al culto della Madonna del Carmine, alla Moschea di Piazza Mercato, dai confronti accesi in famiglia, passando per zeppole, sfogliatelle e casatiello halal.

Da questa provocazione partono le dieci storie di un'umanità varia convertitasi all'Islam, che adesso prega rivolgendosi alla Mecca ritratta in Napolislam.

"Nonostante le bombe questo paese è vivo più che mai. La sala enorme del Mondial si è riempita quasi tutta di giovani tunisini. Un pubblico reattivo e intelligente, che ha colto sia i passaggi ironici del film che quelli più drammatici", commenta con ANSAmed il regista Pagano. "Qualcuno mi ha ringraziato per aver parlato dell'Islam e dei musulmani senza dare giudizi, senza dipingerli come terroristi. Ma c'è anche chi, osservando alcuni personaggi di Napolislam, dalla barba lunga, mi ha detto: questo è l'Islam che ha rovinato la Tunisia. Questo è l'Islam da cui proviamo a liberarci, ma che alla fine vediamo spuntare anche in Europa. Se da noi in Europa esiste l'equazione musulmano-terrorista, qui c'è quella musulmano-barbuto uguale terrorista".(ANSAmed).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it