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Tunisia: aperte le Giornate Cinematografiche di Cartagine

Torna il cinema italiano a Tunisi con un ciclo dedicato

La locandina della 26/a edizione delle Giornate Cinematografiche di Cartagine, Tunisia

Redazione Ansa

TUNISI - Tappeto rosso e ambiente da serata di gala. Si è alzato il sipario a Tunisi, tra imponenti misure di sicurezza, sulla 26/a edizione delle Giornate Cinematografiche di Cartagine, che avrà luogo fino al 28 novembre prossimo in 12 città della Tunisia. Un'edizione che secondo il direttore delle Giornate Ibrahim Letaief vuole mantenere uno spirito di continuità con i principi fondamentali del festival nella promozione di un cinema del sud indipendente e tracciare le grandi linee di quello che sarà la rassegna nel futuro. 500 le proiezioni totali in una settimana in tutto il paese per quella che sarà in effetti una vera e propria festa del cinema in Tunisia con un ciclo interamente dedicato al cinema italiano grazie alla collaborazione con MedFilm.

Il presidente del Festival, Ibrahim Letaief, ha affermato che questa edizione, giusto una settimana dopo gli attacchi di Parigi, è un ''antidoto alla violenza'' perché i film ''lsquarciano il velo della cupezza e garantiscono la vittoria sul terrorismo''. Gli ha fatto eco la ministra della Cultura, Latifa Lakhdar, con l'affermazione: ''la creatività è il piu grande modo per marcare il proprio attaccamento alla vita e la nostra battaglia contro questa gente che vorrebbe distruggere persino i piu' elementari principi di vita''.

Ieri sera a Le Rio di Tunisi la prima proiezione di un film italiano con ''Mia madre'' di Nanni Moretti, parte di un nutrito programma che puo' essere definito un ''Festival nel Festival'' per conoscere l'Italia di ieri, di oggi e forse di domani. Oltre al film di Moretti sarà possibile vedere 'Il giovane favoloso'' di Mario Martone, ''Anime nere'' di Francesco Munzi, ''Noi e la Giulia'' di Edoardo Leo, l'Attesa di Piero Messina, Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio, Youth La Giovinezza di Paolo Sorrentino, 3 documentari: ''Napolislam'' di Ernesto Pagano, ''Magna Graecia/Europa impari'' di Anita Lamanna, Erwan Kerzanet, ''Sul vulcano'' di Gianfranco Pannone e 4 corti: ''L'attesa del maggio'' di Simone Massi, ''Canile'' di Massimigliano D'Agostino, Gaspare Russo, ''Thriller'' di Giuseppe Marco Albano, ''Varicella'' di Fulvio Risuleo, tutti inediti nel paese nordafricano.

Il progetto delle Giornate del Cinema italiano di Tunisi si concretizza grazie all'impegno di MedFilm festival e dell'Istituto italiano di cultura locale e punta a diventare un'appuntamento annuale per rafforzare le già importanti relazioni culturali e commerciali italo-tunisine, attraverso il cinema di qualità e gli audiovisivi. Graditi ospiti di queste giornate saranno inoltre i registi Gianfranco Pannone, Ernesto Pagano, Piero Messina, il direttore della fotografia Tarek Ben Abdallahm il produttore Lorenzo Cioffi e l'attore di ''Anime Nere'' Marco Leonardi che ha spiegato ad ANSAmed di non voler mancare all'appuntamento di Tunisi nonostante i timori della vigilia per via dei fatti di Parigi, proprio per lanciare un messaggio rassicurante. ''Cio' che è successo esula dalla religione, nessuna religione impone di uccidere quale che sia il suo Dio. Non è giusto rinunciare a cio' che la vita ci offre. La vita va avanti su tutto'', ha affermato l'attore che individua nella ''passione'' il tratto comune della mediterraneità. Passione che si puo' riscontrare nell'attaccamento alla famiglia o in molti altri aspetti'', conclude Leonardi.

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