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Cinema: Medfilm Festival, Premio Methexis entra nel vivo

In lizza 20 cortometraggi

Il manifesto del Medfilm Festival 2015

Redazione Ansa

ROMA - In questa quinta giornata di proiezioni e incontri, il MedFilm Festival regala al pubblico romano una giornata dedicata in gran parte ai cortometraggi, in lizza per il Premio Methexis. In tutto venti - dalla Croazia alla Spagna, passando per Algeria e Israele, Portogallo, Slovenia, Marocco, Siria, Egitto. La sezione curata da Alessandro Zoppo propone poi due opere: Il pescatore, di Francisco Carvalho e Adel Oberto e Mother virgin no more della regista turca Derya Durmaz, che sarà presente alla proiezione.

In concorso per il Premio Amore e Psiche, alle 20.00 ci sarà il film francese Parisienne, di Danielle Arbid, che verrà presentato dall'attore protagonista, Paul Hamy. Insolita commistione di coming-of-age e immigrazione, la pellicola è un delicato ed intimo racconto di formazione - ispirato ai primi anni parigini della regista stessa - su una 18enne (l'attrice-rivelazione Manal Issa) appena arrivata a Parigi da Beirut alla ricerca della libertà.

Alle 22.00, sempre in concorso, il lungometraggio libanese And the living is easy, debutto dell'artista visuale Lamia Joreige, che sarà presente alla proiezione per rispondere alle domande del pubblico. Il film racconta l'agone della Storia dalla prospettiva decentrata di un Paese non toccato dalla primavera araba, il Libano. E' il racconto di una città, Beirut - il suo profondo attaccamento, l'incapacità di viverci - attraverso le storie di cinque personaggi, tutti attori non-professionisti, in un sorprendente e intenso ibrido di fiction e cinema verità. Le proiezioni si chiuderanno alle ore 22.30 con il documentario francese in concorso And we will throw the sea behind you, di Noémi Aubry, Jeanne Gomes, Clément Juillard e Anouck Mangeat.

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