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Cinema, il coraggio del Medfilm Fest torna a Roma

78 pellicole, 26 Paesi.In primo piano Siria, immigrazione, donne

La locandina del 21.mo MedFilm Festival

Redazione Ansa

(di Cristiana Missori) (ANSAmed) - ROMA, 4 NOV - Film realizzati con mezzi di fortuna o nella più totale ignoranza tecnica, che raccontano un conflitto (quello siriano, che dura ormai da 5 anni), un momento o un incidente. Pellicole che narrano storie di migrazioni (dalla sponda Sud verso quella Nord); di donne (protagoniste e registe) di amori (anche transgender) che sfidano i tabù; di terrorismo e molto altro. Ci vuole molto coraggio per raccontare questi frammenti di vita, di società, di guerre nel Mediterraneo. E il Medfilm Festival di Roma da 21 anni continua a farlo.

Torna dal 6 al 13 novembre nella capitale la rassegna dedicata alla filmografia dei Paesi che si affacciano su di un mare che continua a essere sotto i riflettori: il cinema del Mediterraneo in tutte le sue declinazioni si proporrà al pubblico del Cinema Savoy e al Macro. In cartellone, per questa nuova edizione, 78 fra lungometraggi, corti e documentari (di cui 50 anteprime italiane, europee e internazionali) - 12 ospiti internazionali e tanti incontri di approfondimento. Ventisei i Paesi protagonisti: dall'Egitto all'Algeria, dalla Tunisia a Israele, dal Libano all'Iran, dalla Palestina alla Turchia, dalla Spagna al Marocco, dal Portogallo alla Slovenia fino alla Grecia, senza tralasciare i Balcani. ''Arrivare alla 21esima edizione, a Roma, è possibile soltanto se sai chi sei e cosa fai e se resisti'', ha detto in conferenza stampa questa mattina la direttrice ed ideatrice del Festival, Ginella Vocca. Quasi una missione, la sua, e un impegno: ''dare voce e visibilità dirette a queste ci arrivano dai media''. Ad aprire la kermesse, venerdì 6 novembre, sarà il film Mediterranea di Jonas Carpignano che insieme all'attore protagonista, Koudous Sehion, presenterà al pubblico la sua pellicola. Le categorie sono quelle di sempre, dal Concorso ufficiale Premio Amore e Psiche al Premio Open Eyes (documentari) a Methexis (corti), ai Corti dalle carceri, e sguardi dal futuro fino alla sezione Perle che promuoverà per il terzo anno consecutivo il nuovo cinema italiano con ben 13 film.

Tra le cinematografie più prolifiche quest'anno, quelle libanese e israeliana. E proprio a quest'ultima sarà dedicato un focus sulle serie Tv cui prenderà parte il produttore e regista Hagai Levi, autore delle fortunate serie In Treatment e The Affair e che l'8 novembre alle 18.00 presenterà, in anteprima internazionale, la puntata pilota della miniserie The Accursed. Infine, il Premio alla Carriera che sarà conferito a Ugo Gregoretti (13 novembre), uno dei più importanti registi italiani del dopoguerra, e il Premio Koiné 2015 (6 novembre) che andrà alla Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, impegnata a promuovere le attività sanitarie in favore degli immigrati in Italia. (ANSAmed).

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