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A Parigi weekend di arte contemporanea con la Fiac

Oltre 170 gallerie al Grand Palais, opere in tutta la città

Installazione dell'artista giapponese Kengo Kuma al Jardin des Tuileries a Parigi nell'ambito della FIAC

Redazione Ansa

PARIGI - Da oggi e per tutto il fine settimana l'arte contemporanea invade Parigi, tra opere esposte en plein air, gallerie aperte fino a tarda sera e momenti di incontro per collezionisti o semplici appassionati. L'occasione è la 42/a edizione della Fiac, una delle rassegne più prestigiose del settore, che quest'anno porta nella Ville Lumière 173 galleristi da 23 Paesi nella sua sede storica del Grand Palais. Come ormai da due anni, la fiera prevede anche un secondo spazio, Officielle, dedicato alle gallerie emergenti, più giovani e a volte trasgressive, e ospitato nell'avveniristico edificio della Cité de la Mode et du Design, nel sudest di Parigi. Qui trovano spazio altri 69 espositori, tra cui per la prima volta c'è anche una gallerista maghrebina, la tunisina Selma Feriani. Molti nomi nuovi anche nella selezione 'maggiore' della Fiac, che si apre sempre più ai mercati emergenti e in particolare all'America Latina, con 5 gallerie brasiliane, 4 messicane e una colombiana, la debuttante Casas Riegner di Bogotà.

L'Italia è il quinto Paese per numero di gallerie presenti, con dieci invitati, tra cui fanno la sua apparizione per la prima volta gli spazi milanesi ZERO e Giò Marconi, affiancando nomi storici come la galleria italo-parigina Tornabuoni. A questo si aggiungono diverse opere esposte all'aperto, in un percorso lungo le rive della Senna che tocca luoghi celebri come la biblioteca Francois Mitterrand, il Jardin des plantes e la Maison de la radio, che quest'anno ospita per la prima volta una rassegna dedicata all'arte sonora, realizzata in collaborazione con gli archivi di radio France. E poi performance, in spazi come la hall del Louvre o le Galeries Lafayette, un'installazione nella centralissima Place Vendome e decine di mostre nelle gallerie parigine, che stasera saranno aperte fino alle 22. Sabato sarà poi svelato il vincitore del Prix Duchamp, riconoscimento assegnato ogni anno dall'Associazione per la diffusione internazionale dell'arte francese al più promettente giovane artista transalpino della stagione.

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