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Specchi, giallo e arancione, Buren "rivoluziona" il Madre

Opera artista francese al Museo arte contemporanea di Napoli

L'installazione al Madre

Redazione Ansa

(ANSAmed) - Napoli - Un grande gioco di specchi e di colori sgargianti, giallo e arancione. Così Daniel Buren ha completamente rivoluzionato il grande atrio di ingresso al Museo di arte contemporanea Madre di Napoli dove è stata inaugurata la mostra dell'artista francese dal titolo "Axer / Desaxer", che resterà allestita fino al 4 luglio 2016. Una rivoluzione che potrebbe diventare permanente visto che Buren ha confessato al Corriere del Mezzogiorno: "Quando arrivo a Napoli in aereo, durante l'atterraggio guardo sempre dall'alto il mio intervento per l'Arin. È riconoscibile e mi sembra ben conservato. Ora vorrei che in città restasse un altro segno del mio lavoro: ovvero questo che ho realizzato nell'atrio del Madre. Lo regalerei volentieri ai napoletani". Buren decorò infatti il palazzo della società che gestisce l'acqua a Napoli (oggi ha cambiato nome in Abc), nel quartiere di Ponticelli, con splendidi colori. L'artista francese nel suo lavoro in situ, a cura di Andrea Viliani e Eugenio Viola, che riveste le pareti d'ingresso del Madre con superficie policrome e specchiate. "Il pubblico rispecchiandosi, rivedendo il proprio volto all'interno del museo è invitato a dire la sua e a farsi coautore - afferma il direttore del Madre Andrea Viliani - e in un certo senso è una macchina scenica per la partecipazione attiva". Questo secondo intervento di Buren al Madre si congiunge idealmente e fisicamente al primo "Comme un jeu d'enfant", che resterà ancora esposto fino al 29 febbraio 2016.

Oltre a quella di Buren, il Madre apre al pubblico anche la prima mostra in un'istituzione pubblica italiana dedicata all'artista britannico Mark Leckey, vincitore nel 2008 del Turner Prize. In "DESIDERATA (in media res)", allestita fino al 18 gennaio 2016 celebra lo stile italiano partendo dall'iconico video del 1999 "Fiorucci Made Me Hardcore" sulla cultura musicale giovanile dell'epoca, che impose l'artista all'attenzione internazionale.

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