(ANSAmed) - RABAT, 7 OTT - Il più prestigioso premio
letterario del Marocco, il Prix La Mamounia, assimilabile al
francese Goncourt per peso e referenze, è stato vinto da una
donna, Leila Slimani, autrice di un testo, 'Dans le jardin de
l'orgre' (Nel giardino dell'orco, ed. Gallimard), che narra la
storia di una ossessione sessuale. Così nel paese che vieta al
cinema il film sulle prostitute di Marrakech, il libro che sale
sul più autorevole podio letterario non solo è scritto da una
donna, ma celebra pure la doppia vita di Adèle, giornalista
parigina, moglie attraente, da un lato, dall'altro scatenata
mangiatrice di uomini sempre sul filo di perdere il controllo
della sua vita. Tutto il contrario di Carrie e le altre di Sex
and the City.
"Un libro sull'ossessione", l'ha definito l'autrice, per la
quale si sono sprecati elogi e paragoni. Slimani, classe 1981, è
giornalista, collabora con la rivista Jeune Afrique. Premiata
nella cornice de La Mamounia di Marrakech, si è presentata nel
suo aspetto gracile, quasi da studentessa. Adèle, la sua
'creatura', è una donna di ghiaccio. Appena il marito esce di
casa, non vede l'ora di tuffarsi tra le braccia di uno
sconosciuto, per "toccare con le dita il vile e l'osceno, la
perversione borghese e la miseria umana". Ma non tiene il conto
degli amanti, non si diverte affatto, anzi: dimentica tutto,
prima che può.
Nata a Rabat, da madre franco-algerina e padre marocchino di
Fes, Leila Slimani parla arabo ma scrive in francese: un
lasciapassare non da poco in Marocco, dove nessuna casa editrice
avrebbe forse mai osato pubblicare il suo libro d'esordio.
Salutato dalla critica francese come una Madame Bovary trash,
'Dans le jardin de l'ogre' è una sorta di esame clinico della
ninfomania: la protagonista fa di tutto per dimenticare quanto
la vita possa essere grigia e triste. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Marocco: l'anti 'Sex and the city' vince il premio Mamounia
Il libro di una donna, sull'ossessione sessuale femminile