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Archeologia: Hawass, misteri e leggende di Tutankhamon

Studioso presenta sua ultima opera, "quella per me più cara"

'La leggenda di Tutankhamon', nuovo libro sul faraone fanciullo

Redazione Ansa

  IL CAIRO - Oro, gioielli, misteri e bellezze del faraone fanciullo, "un grande uomo, entrato nei cuori di ogni persona, per la sua storia, il mito e la sua meravigliosa tomba, così ricca di tesori e di fascino".

L'egittologo Zahi Hawass descrive così la sua "La leggenda di Tutankhamon", il libro a tiratura limitata, con fotografie di Sandro Vannini, presentato all' ambasciata d'Italia al Cairo alla presenza di imprenditori, esponenti della business community locale ed italiana, curiosi ed esperti. Il volume rappresenta la seconda opera della collana 'Ancient Egypt Limited Edition' e, come il primo, 'A Secret Voyage', è un libro fotografico di grande formato a tiratura limitata. Una collana che terminerà con un volume sulle piramidi. Un viaggio pieno di curiosità uniche sulla vita, la morte e l'eredità del giovane faraone, alla scoperta dei tesori della sua tomba, dall' inizio degli scavi di Howard Carter nella Valle dei Re, fino alle ultime scoperte sulla mummia del re fanciullo.

   L'opera permette di ammirare da vicino la celebre maschera funeraria o il sarcofago in oro massiccio. Ingranditi ed illuminati con tecniche speciali i gioielli del re rivelano dettagli sorprendenti e le statue di alabastro incredibili riflessi. "Scrivere questo libro è stato un duro lavoro e ha preso del tempo. Ho prodotto varie opere su Tutankhamon, ma questa è quella più cara per me". Il fascino che continua ad esercitare l'antico Egitto nel grande pubblico è legato per Hawass "alle sue ricchezze archeologiche, uniche al mondo, alle piramidi, le mummie, l'atmosfera magica e di mistero che le circonda".

    Ma i segreti e le scoperte non sono finite, assicura, perché "c'è ancora molto da ricercare, in quanto solo il 30% è venuto alla luce finora". Lo studioso ha poi lanciato un appello alla richiesta di fondi, anche per completare il nuovo grande Museo egizio del Cairo, magari anche scrivendo il nome dei donatori sulla facciata principale del museo. L'ambasciatore Maurizio Massari ha sottolineato il "legame speciale" che unisce l'Italia all'Egitto nel campo dell'Egittologia, una grande tradizione che parte dal XIX secolo e che arriva fino ad oggi, con numerose missioni archeologiche che hanno portato a incredibili scoperte.

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