(ANSA) - ANCONA, 24 AGO - Un'occasione per comprendere come
sta cambiando il Mediterraneo: dalla Tunisia alla Turchia,
dall'Egitto ai flussi di migranti, dalle frontiere balcaniche
alla sponda sud del mare, Adriatico Mediterraneo Festival 2015
racconterà dal 29 agosto al 5 settembre, ad Ancona, che cosa
succede nelle zone più calde del Mediterraneo attraverso
testimoni di prima mano. A partire da Paolo Rumiz, cui il 2
settembre sarà consegnato il premio Adriatico Mediterraneo 2015.
Scrittore e giornalista, ma soprattutto viaggiatore, Rumiz ha
attraversato più volte le tante frontiere del Mediterraneo e dei
Balcani, che proprio in queste settimane sono tornate a essere
frontiere chiuse. Sempre mercoledì Rumiz sarà protagonista di un
incontro pubblico alla Corte della Mole, dedicato all'eredità
della Prima Guerra Mondiale a 100 anni dall'entrata dell'Italia
nel conflitto. Già da domenica 30 agosto sarà però possibile
approfondire lo sguardo sui cambiamenti nel Mediterraneo e in
Medio Oriente nell'incontro con Marco Cesario, giornalista che
si occupa in maniera approfondita dell'area Mediterranea (ha
anche lavorato per l'ANSA al desk di ANSAmed).
Il 31 agosto alla libreria Feltrinelli Davide Camarrone,
giornalista della TGR Rai di Palermo, presenta il suo
"Lampaduza", reportage sull'isola, meta agognata di migliaia di
migranti. E sempre di migranti, in particolare di richiedenti
asilo e di profughi, si occupa l'incontro del 3 settembre alla
sala Convegni della Mole a cura di Medici Senza Frontiere:
"#milionidipassi: un possibile ponte per le popolazioni in
movimento". Si parte dai numeri: più di 51 milioni di persone
nel mondo costrette a fare milioni di passi per sopravvivere: 16
milioni sono rifugiati, più di 33 milioni sfollati e circa 1,2
milioni richiedenti asilo. Venerdì 4 settembre il focus è
sull'Egitto, in un incontro alla Poveriera Castelfidardo con
Davide Acconcia. Corrispondente dal Cairo per il Manifesto,
scrittore e saggista, Acconcia racconterà cosa sta accadendo
proprio in questi mesi in Egitto, un paese ancora nel mezzo di
una difficile uscita dal dopo Mubarak. Il 5 settembre si chiude
il ciclo di incontri con un appuntamento all'Arco di Traiano
dedicato alla Turchia, alla presenza di Marta Ottaviani.
Giornalista milanese, ha vissuto otto anni in Turchia e
collabora, fra gli altri, con La Stampa, Avvenire e East-Rivista
di Geopolitica. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Medio Oriente, Balcani e migrazioni a AdMed Festival 2015
Una serie di incontri per capire come cambia Mediterraneo