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Mostre: a Milano il paesaggio dalla Magna Grecia a Pompei

Uno scorcio di Pompei

Redazione Ansa

MILANO - Al rapporto dell'uomo con la natura nell'antichità è dedicata la mostra "Natura, mito e paesaggio dalla Magna Grecia a Pompei", allestita nel Palazzo Reale di Milano dal 31 luglio al 10 gennaio. L'esposizione raccoglie circa 200 reperti, tra oggetti d'uso, statue, affreschi, provenienti da musei di Atene, Parigi, Londra, Berlino e da collezioni pubbliche e private italiane.

Tra le opere più importanti figura la lastra di copertura della cosiddetta "Tomba del tuffatore", conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Paestum. Risale al 480 a.C. ed è così chiamata in quanto vi è raffigurato un uomo impegnato in un tuffo dall'alto, verso un invisibile specchio d'acqua. E' considerata la rappresentazione dell'aldilà ignoto, in cui l'uomo si getta con la morte. Vi è anche il famoso "Vetro blu" del Museo Archeologico da Napoli: un vaso in vetro cammeo di età Claudia, sul quale risaltano, in bianco sul fondo blu, amorini che raccolgono l'uva tra uccellini, ghirlande di fiori e tralci di vite. Dal Kunsthistorisches Museum di Berlino proviene la lastra di marmo di una fontana pubblica augustea del I secolo a.C, con incisa una pecora che allatta un agnello. Due frammenti di affreschi della "Casa del bracciale d'oro" di Pompei riproducono finestre aperte su un lussureggiante giardino. Il drammatico naufragio di una nave, capovolta dalle onde con accanto marinai attaccati da grandi pesci, è dipinto su un cratere del 700 a.C, prestato dal museo di Pithecusae. Proviene da Santa Maria Capua Vetere una statua in marmo di Trittolemo, copia romana di un originale ellenistico, dedicato al mitico personaggio che aveva insegnato l'agricoltura agli uomini.


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