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Italia-Bosnia: Sarajevo e Banja Luka parlano italiano

Nelle due citta' convegni di italianistica e romanistica

Redazione Ansa

(ANSAmed - SARAJEVO, 19 GIU - "Sono sempre di piu' i giovani bosniaci che scelgono, tra le lingue europee, di imparare l'italiano e di svolgere un periodo di studio in Italia. La conoscenza della lingua offre loro un futuro di maggiori opportunita' in Europa. Per incoraggiare questo interesse il Governo italiano promuove il Convegno Internazionale di Italianistica di Banja Luka, un appuntamento fisso da ormai sette anni, ed oggi anche il Convegno di Romanistica dell'Universita' di Sarajevo, inaugurato grazie alla collaborazione con l'Universita' di Trieste." Lo ha detto l'Ambasciatore d'Italia Ruggero Corrias in occasione dell'apertura del VII Convegno Internazionale di Italianistica, organizzato dal Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana e Serba, Facoltà di Filologia dell'Università di Banja Luka, e dall'Associazione degli Italianisti nei Balcani oggi e domani a Banja Luka. Il Convegno, intitolato "La capsula del tempo" e dedicato alla storia della lingua e della letteratura italiana ed al loro insegnamento, vedrà anche quest'anno la partecipazione di studenti, docenti ed esperti del settore provenienti dall' Europa e dai Balcani. Il Dipartimento di Lingua e Letteratura Italiana e Serba di Banja Luka, guidato dal Console Onorario d'Italia Prof. Danilo Capasso, e' attivo da dodici anni e conta oggi piu' di 200 iscritti al corso di laurea ed ulteriori 170 ai corsi di italiano.

Parallelamente, l'Universita' di Sarajevo, Facolta' di Filosofia, inugura quest'anno il primo Convegno di Romanistica, in collaborazione con l'Universita' degli Studi di Trieste. La lingua italiana viene insegnata presso l'Universita' di Sarajevo dagli anni Cinquanta; oggi e' attivo un corso di laurea magistrale in lingua e letteratura italiana con circa un centinaio di iscritti. Con il sostegno del Governo italiano - che, su iniziativa del Sottosegretario agli Esteri Mario Giro, organizza dal 24 al 26 giugno, dopo otto anni, la Conferenza dei Direttori degli Istituti italiani di Cultura per rafforzarne il ruolo nel mondo, in collaborazione con l'Università per gli Stranieri di Perugia -la lingua italiana viene insegnata in Bosnia Erzegovina anche presso l' Università di Mostar ed il Conservatorio di Tuzla. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it