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'Notte Nera',a Unesco va in scena violenza su donne e minori

Oggi giornata Onu su tutela diversità culturali

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 21 MAG - Al centro di una scena illuminata da una luce che non lascia sfumature, vi è una donna dai capelli corti, il viso sofferente, vestita solo in una sottoveste bianca. Racconta gli abusi che ha sofferto da bambina e che continuano a ripetersi nella sua mente, in una tortura senza fine. "E' notte nera", il monologo teatrale scritto da Claudia Bellocchi, e scelto dalla Commissione italiana dell'Unesco per celebrare giovedì, nella propria sede di Roma, la Giornata Mondiale per la tutela delle diversità culturali. L'argomento individuato quest'anno dalla sezione italiana dell'Organizzazione dell'Onu è quello delle violenze contro le donne e degli abusi sui bambini, un dramma che si consuma spesso tra le mura domestiche ma anche sui tanti terreni di guerra dove si combatte in queste ore. "E' uno spettacolo - spiega l'autrice Claudia Bellocchi all'ANSA - che si inserisce nella politica Unesco di usare l'arte per affrontare temi sociali e denunciare ingiustizie e violenze, non lasciando al linguaggio artistico una funzione puramente estetica". "Notte Nera" è anche un messaggio di inclusività. L'attrice protagonista, Luisa Stagni, è infatti una non vedente. "si tratta di un monologo molto forte e coinvolgente", racconta l'interprete. "Dopo lo spettacolo, mi è capitato spesso di essere abbracciata da spettatori che avevano rivissuto , attraverso, le parole di dolore della protagonista, esperienze analoghe". " Si tratta di un tema attualissimo e dove, purtroppo, ci sono ancora molti tabù. Le violenze sulle donne e gli abusi sessuali sui minori avvengono, qui in Italia, specie in ambito familiare. Da qui la reticenza a parlarne", conclude l'attrice. (ANSAmed).

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