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Musica: Festival Fez alla scoperta dell'Africa

Dal 22 al 30/5, concerti, mostre, incontri celebrano il 'sacro'

Redazione Ansa

(ANSAMed) Sarà un omaggio all'Africa e ai suoi ritmi più segreti. Il Festival internazionale di musica sacra a Fez, in programma dal 22 al 30 maggio, si apre con una serata speciale. Forti della scenografia della porta Bab Makina, uno degli ingressi alla medina di Fez, si contenderanno il palco l'ensamble di Ballaké Sissoko in arrivo dalla capitale del Mali, Bamako, Les Masques de la lune dal Burkina Faso, Les Enfants di Doudou N'diaye Rose e Malick Sow dal Senegal, i Coumbane Mint Amartichitt in arrivo dalla Mauritania e Chérifa voce tamazight del Marocco. Un viaggio ideale e musicale soprattutto alla ricerca del sacro, per questa ventunesima edizione. Ogni angolo della città patrimonio Unesco si trasformerà come per incanto in un teatro sotto le stelle per accogliere tra l'alto star come Oumou Sangaré, la grande diva del Mali, o Tiken Jah Kakoly, l'ivoriano che canta il reggae d'Africa. In arrivo dal mondo Arabo, invece, Hussain Al Jassmi e dagli Usa Dennis Edwards, maestro leggendario del Rythm and Blues. È dal 1994 che il Festival di musiche sacre del Mondo, sotto l'alto patronato della casa reale marocchina è organizzato dalla Fondazione Esprit de Fés. Un appuntamento per gli appassionati del genere ma anche un punto di riferimento internazionale per parlare di pace e di relazioni tra culture. Fez, che è la capitale culturale del Marocco, torna a far sentire il suo peso come piazza della discussione sul sacro, ruolo che ha fin dal medioevo. Nove giorni a ritmo serrato, tra incontri, forum, concerti, esposizioni d'arte, nella spettacolare cornice della medina più grande del Maghreb. Due le sezioni, "In" e "Off", per un programma che offre cinque spunti di riflessione per una dozzina di tavole rotonde: "Vie spirituali e vie commerciali", "Pluralismo linguistico in Africa", "L'Africa e il sacro", "La figura di Leone l'Africano", "I grandi nodi contemporanei: educazione, salute, geostrategie, ecc.". Quanto al programma musicale, si muove sostanzialmente sul tema del sacro, e può essere riassunto nel titolo dello spettacolo iniziale: "Fez, alla ricerca dell'Africa", un mélange di musiche e danze, quadri viventi e canti, per ritrovare le strade, fisiche e spirituali, percorse da Leone l'Africano, geografo ed esploratore berbero vissuto tra la fine del 400 e la metà del 500 e Sidi Ahmed Tijani, fondatore e maestro della confraternita islamica Tijania.(ANSAmed).

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