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Cinema: Tavernier, registi italiani, difendete cinema europeo

Cineasta francese a Lecce per Ulivo d'oro alla carriera

Il regista francese Bertrand Tavernier

Redazione Ansa

(ANSAmed) - LECCE - "Mi dispiace che non ci sia stato un impegno maggiore finora dei registi italiani per difendere il cinema europeo, in un momento nel quale è a rischio. Vorrei che cineasti come Amelio, Moretti, Martone, venissero a spiegare a Bruxelles, cosa rappresenti per loro essere autori, come hanno fatto colleghi di ogni Paese, dai fratelli Dardenne a Volker Schlondorff''. Lo ha detto Bertrand Tavenier, oggi a Lecce dove stasera riceverà l'Ulivo d'oro alla carriera dal Festival del Cinema europeo.

Il regista francese, che a settembre riceverà anche il Leone d'oro alla carriera dalla Mostra internazionale del Cinema di Venezia, ritiene che l'appello lanciato a Roma qualche giorno fa per una migliore circolazione delle opere europee in Europa e per la protezione del diritto d'autore, firmato fra gli altri, da Michel Hazanavicius, Emanuele Crialese, Matteo Garrone, Ken Loach, Cristian Mungiu, Mike Leigh, Paolo Sorrentino "sia molto importante e necessario. Juncker ha dichiarato che uno dei primi compiti della Commissione europea è distruggere il diritto d'autore. Pensavo altri temi avrebbero avuto la priorità come l'immigrazione, l'educazione, l'evasione fiscale delle grandi corporation che e' stata fabbricata da lui. Invece per loro i nemici sono gli autori". Tavernier non trova negli autori italiani di oggi "lo stesso impegno, a fare fronte comune, della precedente generazione, di cineasti come Lizzani. Anche se stimo molti vostri autori di oggi, come Moretti, un regista straordinario".(ANSAmed).

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