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Ritrovata foto inedita di Piaf bambina, presto mostra

Direttore Museo Parigino di Roma scopre per caso scatto

L'immagine inedita di Edith Piaf da bambina (foto fornita dal Museo Parigino a Roma)

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 13 APR - Una bimba di circa un anno, dagli occhioni vispi, sorridente, frangetta corta, vestitino bianco. Edith Piaf come di rado la si è potuta vedere. A immortalarla, uno scatto molto raro e sconosciuto ai più, ritrovato per caso proprio nel centenario della sua nascita. A operare il 'fortunato ritrovamento', è Cesare Nissirio, direttore del Museo Parigino a Roma, proprio durante i preparativi della mostra itinerante Edith Piaf, l'Amour, che sarà allestita a Tarquinia dal 26 novembre al 20 dicembre 2015, in occasione dei cento anni della nascita della grande artista francese. La 'Mome' abitava in Rue Rebeval a Parigi. Era nata il 19 dicembre del 1915, poco distante di li', pare, su un marciapiede, prima che la madre riuscisse a raggiungere il vicino ospedale, ricorda Nissirio, che nel cercare in internet una immagine di quella via che vide Edith muovere i primi passi, si è imbattuto in una anonima immaginetta dal titolo ''fillette''. Zoomando si è accorto che quella era proprio Piaf, a poco più di un anno di vita. Proprio in Rue Rebeval, a pochi passi dalla sua abitazione c’era lo studio fotografico di Louis Perron che ritrasse la graziosa bimbetta.

Una immagine sconosciuta perché le immagini della cantante bambina sono generalmente quelle che la ritraggono artista in erba, tra i 5 e i 6 anni. Lo scatto, sarà visibile in autunno all'interno dell'esposizione di Tarquinia in cui sarà possibile apprezzare centinaia di immagini d'epoca dell'indimenticabile interprete de La vie en rose. La sua vita, la sua carriera artistica i suoi numerosi amori, gli amici e gli artisti che l'hanno frequentata, la malattia e la droga, la fine, sul volgere della quarantina.

Tutti documenti rigorosamente d'epoca raccolti devotamente da Cesare Nissirio. Uno spaccato della vita artistico-culturale della Parigi del Novecento. ''Una mostra colorata, seducente nel suo profumo d'epoca, seppure acre e amaro come lo è stata la vita della Piaf, in bilico fra il ''bene e il male'''', scrive Nissirio. ''Una vita sregolata, un'esistenza commovente, assai toccante per chi si avvicini con trasporto a quello che è stato e resterà il mito della canzone francese''. (ANSAmed).

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