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Musica: il duende flamenco? Si può misurare su naso e glutei

Una ricerca Università di Granada individua l'impronta termica

La ballerina di flamenco Sara Baras

Redazione Ansa

(di Paola Del Vecchio) (ANSAmed) - MADRID, 7 GEN - Si può misurare scientificamente 'el duende flamenco'? Ricercatori dell'Università di Granada sono riusciti a misurare per la prima volta in maniera scientifica e obiettiva 'el duende', lo spirito flamenco, con l'impiego della termografi, una tecnica basata nel rilevamento della temperatura dei corpi, che hanno applicato all'ambito della psicologia. Si tratta di ricercatori del Centro di ricerche su mente, cervello e comportamento dell'Università di Granada, che assicurano di poter stabilire quale è l'impronta termica del duende flamenco, per discernere quali ballerine di flamenco sentono realmente l'ispirazione e quali no. Allo studio, del quale informa il Centro di ricerche dell'Università di Granada in un comunicato, hanno partecipato 10 'balaoras' professioniste di flamenco, alunne dell'ultimo anno dei corsi di studio del Conservatorio per professionisti della Danza di Granada, che ballano da almeno un decennio. Tutte sono state sottoposte a prove con termografi di ultima generazione, in stato di quiete e in movimento, con la registrazione delle temperature di diverse parti del corpo mentre ballavano il flamenco o guardavano video di altri ballerini.

I risultati dimostrano che nel momento di ballare e concentrarsi ad ascoltare il flamenco sperimentavano uno stato che nello studio dell'empatia si definisce 'stress empatico', con una diminuzione significativa della temperature del naso e dei glutei, con una media di 2,1 gradi centigradi; e in minore misura, di circa 1 grado, quando guardavano un video di flamenco. "L'impronta termica del flamenco è in relazione all'attività di diverse aree cerebrali, abilità tecniche, empatia e duende flamenco dei soggetti", spiega l'autrice principale della ricerca, Elvira Salazar Lopez, attualmente ricercatrice dell'università Tecnica di Monaco, in Germania. "I nostri esperimenti hanno dimostrato che, quanto migliore è la tecnica del ballo, minore è lo stress empatico del soggetto", assicura Salazar Lopez. Eppure, "avere una buona tecnica aiuta la ballerina, ma non è sufficiente", aggiunge. "Sentire il duende comporta uno stato emotive contrario a provare empatia e la temperature dei glutei e del naso è un eccellente marker, che determina una migliore comprensione emozionale del flamenco, che implica, in termini psicologici, un maggiore stress empatico", conclude.(ANSAmed).

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