(ANSAMed) - ROMA - Il volume "Dialogo sull'Islam tra un padre
e un figlio" (Fazi, 250 PP. 18 Euro), nasce dalla voglia di
confronto tra un padre, Alberto Tessore, agnostico, antropologo
e viaggiatore, e il figlio, Dag, religioso, esperto di testi
sacri e linguista, con in comune un grande desiderio di ricerca.
"Il libro non sostiene ne' una tesi, ne' due. E' un cercare
insieme, un cercare socratico. E' parlare e ascoltare l'Altro
per rimettere in discussione le proprie idee sulla base di
quelle dell'Altro. Del resto la chiave del discorso religioso e'
il dialogo", ha spiegato Dag Tessore per presentare un volume
prezioso proprio per la sua struttura. E' un faccia a faccia
colto e profondo su temi contemporanei e controversi che conduce
nelle viscere dell'Islam, ma anche del cristianesimo e
dell'ebraismo.
"Nel libro io e mio padre siamo spesso in disaccordo, pur
convinti entrambi che le verita' abbiano sempre tante
sfaccettature - racconta Dag - Dibattiamo molto sul ruolo della
donna nell'Islam, per lui inammissibile mentre io provo a
difendere un'altra forma di famiglia. Oppure sulla presenza dei
simboli religiosi nelle scuole, per me una ricchezza che puo'
aiutare a imparare la tolleranza, per lui inaccettabile".
Il dialogo tra i due va dalla poligamia al terrorismo, si muove
tra l'analisi di versetti del Corano e del Vangelo,
attraversando la filosofia, la teologia, la sociologia e il
vissuto personale, e offre tesi a volte provocatorie, luoghi
comuni ribaltati e miti sfatati. "La parola muslim che
traslitterata noi traduciamo con musulmano - ci fa sapere Dag -
vuol dire "appartenente alla religione dell'Islam" ma anche
"abbandonato e devoto a Dio", tanto che nel Corano vengono
definiti muslim anche gli apostoli di Gesu'. E' dunque una
parola ambigua, un jolly usato come si vuole".
Tanti i tranelli e i fraintendimenti, dunque, in cui e'
possibile cadere quando si entra nei meandri della religione.
"In questo periodo spesso si sente dire "l'Isis non rappresenta
l'Islam" dai musulmani stessi che cercano di difendere la loro
religione - sottolinea Dag - In realta' questa espressione e'
falsa apologia. Non si dicono menzogne per difendere Dio. Tra le
tante forme di Islam esiste, purtroppo, anche quella proposta
dall'Isis".
Il volume e' pubblicato nella collana "Campo de' fiori" diretta
da Vito Mancuso.(ANSAmed).
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Libri: dialogo sull'Islam tra un padre e un figlio
Confronto che sfata miti e ribalta luoghi comuni sulle religioni