(ANSAmed) - ROMA, 5 DIC - L'italiano come ponte di
comprensione e di dialogo grazie ai valori e alla ricchezza di
cui è portatrice in un mondo complesso e spesso attraversato da
dinamiche contrastanti. La Comunità radiotelevisiva italofona
(Cri) ha scelto di affrontare quest'anno, nel suo terzo
seminario, il tema della lingua italiana sulle frontiere, dove
si intrecciano fragilità della lingua, ricchezza di contenuti e,
talvolta, occasioni trascurate.
L'11 e il 12 dicembre prossimi - in occasione del Semestre
europeo a guida italiana a Roma, con il sostegno della Rai e
ANSAmed come media partner, si terrà dunque presso la sede Rai
di Viale Mazzini la due giorni dedicata a "La lingua italiana
sulla frontiera. Italiano ponte tra le culture del
Mediterraneo".
L'obiettivo, partendo tanto dalle differenze esistenti nella
regione mediterranea quanto dalle importanti affinità di storia,
di cultura e di interessi che la caratterizzano, è di riuscire a
individuare percorsi che consentano alla lingua italiana di
farsi nuovamente veicolo di conoscenza e di dialogo per concrete
iniziative comuni.
In particolare, due le sessioni principali: l'11 sarà la
volta di "L'italiano sulle onde del Mediterraneo", con gli
interventi di numerosi accademici, giornalisti e responsabili di
enti di promozione della lingua italiana ; mentre il 12 si
parlerà di "Perché conoscere l'italiano è un plusvalore?", con i
contributi di esponenti della cultura e dell'informazione di
paesi mediterranei da Malta alla Tunisia, dal Marocco alla
Grecia e molti altri. Il programma completo è consultabile su
www.comunitaitalofona.org. (ANSAmed).
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L'italiano, lingua ponte tra culture del Mediterraneo
11 e 12 a Roma seminario della Comunità radio-tv italofona