(ANSAmed) - MILANO, 1 DIC - La chiave di lettura è il
dialogo. Lo ripete più volte Amos Gitai, il grande regista
israeliano, alla presentazione della sua mostra-installazione
'Strade/Ways', creata per la Sala delle Cariatidi di Palazzo
Reale a Milano. Dialogo tra le persone, tra le culture del Medio
Oriente, tra le arti, tra passato e futuro, in un percorso di
grandi foto, rari tappeti, proiezioni di sequenze di suoi film e
suoni.
L'esposizione, al via da domani e fino al 1 febbraio 2015,
promossa dal Comune di Milano, si divide in tre sezioni: la
prima prende spunto dal film 'Lullaby to my father', pellicola
che il regista dedicò a suo padre, l'architetto Munio Gitai
Weinraub - esponente del Bauhaus, condannato come 'traditore del
popolo tedesco' e costretto a emigrare ad Haifa - le cui opere
in Israele sono raccontate attraverso le foto di Gabriele
Basilico; la seconda sezione parte da un altro film, 'Free
Zone', di cui vanno in scena alcune immagini, oltre alla
conversazione tra Gitai e Basilico sul rapporto tra diverse
discipline artistiche (dall'architettura alla foto, fino al
cinema); infine, la terza ricostruisce il processo che porta
alla nascita del prossimo progetto cinematografico del regista,
'Carpet', le cui riprese devono ancora iniziare.
E' in questa parte del percorso che Gitai fa dialogare foto e
filmati, suoni e splendidi tappeti, per abbozzare quello che
sarà il viaggio a ritroso del suo film: dalla casa d'asta dove
un tappeto è stato battuto fino al luogo della sua produzione,
attraverso una serie di luoghi, personaggi, popoli e paesaggi.
"Questa mostra racconta la storia di fili che, come in un
tappeto, si intersecano tra loro, il modo in cui una
giustapposizione associativa compone un nuovo significato.
L'idea è di creare un dialogo tra differenti discipline
artistiche - spiega il regista passeggiando tra le opere - e
un'occasione di dialogo tra film, immagini e l'antica cultura
dei tappeti, frutto di diverse culture". Ma è anche un dialogo
personale tra passato e futuro, "tra la memoria di mio padre,
l'omaggio qui a Milano all'amico Basilico e il progetto futuro
di 'Carpet'. E' la prima volta che si presenta il progetto di un
film ancora da girare".
Per il sindaco Giuliano Pisapia, "con Amos Gitai, una delle
figure più innovative ed eclettiche del contemporaneo, Palazzo
Reale si trasforma in un'opera d'arte in divenire. Non si vede
una mostra, la si costruisce con lui in una tensione tra storia
personale e storia del mondo, un'esperienza che vale la pena di
provare". (ANSAmed).
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Mostre: si incrociano a Milano le 'Strade' di Amos Gitai
A Palazzo Reale dialogo tra culture e arti, verso prossimo film