(ANSAmed) - ROMA, 19 NOV - Sta in un'estensione all'intera
area euromediterranea di esperienze di successo come l'Erasmus,
il programma di scambio per gli studenti universitari europei,
una delle chiavi per una maggiore integrazione, anche sociale e
culturale, tra il nord e il sud del Mediterraneo. A rilevarlo è
stato Franco Pomilio, coordinatore di EuroMediterraNetwork e
Presidente della Pomilio Blumm, nel corso dell'International
Communication Summit (Ics) svoltosi oggi a Roma su iniziativa
della Blumm Academy, con il sostegno di Confindustria
Assafrica&Mediterraneo e Università La Sapienza di Roma.
Al centro del dibattito - che ha avuto come main speaker
Michael Dobbs, autore del libro "House of Cards" e produttore
dell'omonima serie tv, nonché membro della Camera dei Lords -
i nuovi strumenti di comunicazione che Europa e Italia possono
darsi non solo nelle sfide globali sui mercati, ma anche nel
veicolare un più ampio spettro di messaggi e valori culturali
che ne caratterizzano l'identità e unicità.
In particolare per il caso italiano - come ha osservato il
direttore generale di Assafrica & Mediterraneo Pierluigi D'Agata
- si tratta di superare l'ormai superato concetto del 'made in
Italy', per fare del 'Brand Italia' nel suo insieme - in cui si
sommano patrimonio storico e culturale, bellezza paesaggistica,
marchio di qualità e unicità del 'life-style' - l'elemento
trainante anche per le eccellenze produttive italiane sui
mercati internazionali. Ma in questa sfida, è emerso nel
dibattito, anche l'Europa ha una comune identità culturale da
affermare, nel confronto con altri colossi geopolitici - come
Cina, Russia e Americhe - che, per ragioni di crescita economica
e anche demografica, sono i suoi concorrenti più temibili.
Da qui dunque la forza dello 'storytelling' cui il Summit era
dedicato: la capacità cioè di raccontare un patrimonio culturale
millenario come quello europeo, per farne leva di rinascita
economica e sociale per un continente che può trovare nella
proprio storia anche il proprio futuro, e rafforzare il senso di
appartenenza dei cittadini alle comunità. Uno strumento di
comunicazione che, ha premesso Pomilio, va oltre quelli
dell'ormai superato 'advertising' centrato sulla vendita del
prodotto, e può essere rimedio anche alla 'frigidità' del
rapporto tra i cittadini e le istituzioni europee. Istituzioni
che, ha sottolineato Dobbs, hanno perso molta popolarità e
dovrebbero fare uno sforzo reale per avvicinarsi alla gente.
Hanno partecipato al Summit - giunto alla quinta edizione,
con due appuntamenti annuali a Roma e a Bruxelles - anche, fra
gli altri, Dimitrios Pandermalis, presidente del Museo
dell'Acropoli di Atene, Davide Del Monte di Transparency
International Italia e Fedora Filippi, Direttrice della Domus
Aurea e responsabile degli innovativi progetti di comunicazione
e crowdfunding per il prezioso monumento. (ANSAmed).
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Esperti comunicazione, futuro Europa sta nella sua storia
Lo 'storytelling' anche per 'brand Italia' su mercati area Med