(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - ROMA, 11 NOV - Tra Lisbona, Istanbul, Napoli, ma
anche Roma e Parigi, si sente "la stessa melodia": lo dice Tosca
nel suo nuovo spettacolo, 'Il suono della voce', che ha
debuttato dal vivo ieri sera al Teatro Vittoria di Roma. Un
viaggio musicale tra suoni distanti ma sorprendentemente
armoniosi, tra porti ed atmosfere lontane, ma unite da un tratto
comune: la straordinaria vocalità della cantante romana.
In una serata piena di applausi e anche di un momento di
commozione sul palco, Tosca ha proposto dal vivo il suo ultimo
album 'Il suono della voce', 'summa' di 10 anni di attività, in
cui spazia tra sonorità diversissime, dal klezmer alla musica
brasiliana, dai suoni balcanici alla canzone napoletana, e
persino ad una strepitosa versione di
'Prisencolinensinainciusol' di celentaniana memoria.
Con i testi e la regia di Massimo Venturiello, compagno e
sodale artistico di Tosca, la cantante, come nell'ultimo album,
si appassiona a cantare e rivedere canzoni celebri e meno, da
ogni dove. Succede in 'Nina/Nina, se você dorme', che mescola il
romanesco al portoghese; o la scatenata 'Rumania Rumania',
perfetta per i virtuosismi vocali di Tosca; o il brano in
Yiddish 'Shtetl'; o 'Marzo/Mars', fluida fusione tra napoletano
e francese. E le lingue si intrecciano senza sforzo, dall'arabo
al tedesco e fino al giapponese. Perla del concerto la
struggente 'Il suono della voce' scritta per lei da Ivano
Fossati ("se io scrivessi canzoni, sarebbe così", ci dice prima
del concerto).
Negli anni, la cantante che balzò agli onori della cronaca
musicale nel 1996 per il duetto sanremese con Ron in 'Vorrei
incontrarti tra cent'anni' (ieri riproposta in uno splendido
bis) si è affermata come una delle più talentuose e originali
della sua generazione, frequentando soprattutto il teatro e la
canzone popolare e tradizionale, un percorso non facile che però
oggi paga. "Detesto questo mondo della musica odierna, dove ci
sono vincitori e vinti - spiega - E' l'esatto opposto di ciò in
cui credo. Ovvero la compagnia teatrale, che è condivisione, non
gara e competizione".
Spalleggiata da musicisti versatili - tra cui spicca
l'eccellente polistrumentista e vocalist Giovanna Famulari -
Tosca sul palco non perde un colpo: recita, suona la tammorra e
i piatti, ma soprattutto canta con rara intensità, concedendosi
lo scherzo vocale di 'Miao' accanto alle atmosfere più pensose
di 'Dieses mein Herz'. Il tutto per uno spettacolo unico nel
panorama italiano.
"Queste canzoni sono per me porti dell'anima che io
attraverso - racconta - Sono zone franche, dove si prende e si
lascia. I porti sono luoghi dove difficilmente ci si ferma, ma
si riparte con qualcosa in più".
Il tour prosegue con la seconda data di 'presentazione' a
Milano il 17, per poi dirigersi verso sud a Dicembre, tra
Calabria e Sicilia. (ANSAmed).
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Musica: Tosca, al via viaggio della voce, tra porti lontani
Partito da Roma nuovo tour, suoni tra Lisbona, Napoli e Balcani