(ANSAmed) - NICOSIA, 11 NOV - La collaborazione tra greco e
turco ciprioti, divisi da anni dalla 'linea verde' controllata
dalle Nazioni Unite, fa oggi un altro passo con l'inaugurazione
ufficiale dei lavori di restauro del Monastero dell'Apostolo
Andrea, una chiesa greco ortodossa situata nella parte nord di
Cipro.
L'eccezionalità dell'evento sta nel fatto che per la prima
volta le due comunità stanno lavorando fianco a fianco e hanno
investito in parti uguali per salvare questo monumento. Un
esperimento che si sta tentando di ripetere per altri monumenti.
Ci sono voluti anni per ottenere questo risultato, che è stato
reso possibile grazie alla creazione nel 2008 del Comitato
Tecnico per il patrimonio culturale co-presieduto da un greco
cipriota e da un turco cipriota.
Una cooperazione che secondo il negoziatore turco cipriota
Ergun Olgun - sentito dall'Ansa - andrebbe utilizzata come
esempio anche sul fronte della delicata e potenzialmente
esplosiva questione degli idrocarburi. Ma per ora il Comitato
Tecnico per il patrimonio culturale rimane una delle pochissime
storie di successo della collaborazione tra le due comunità
dell'isola. In questi anni, anche grazie ai fondi dati
dall'Unione europea, 4 milioni di euro, e altri 4 in arrivo, e
al ruolo giocato dal Programma per lo Sviluppo delle Nazioni
Unite (Undp), le due comunità hanno costituito, con visite
congiunte in tutta l'isola, una lista di oltre 2.300 siti legati
al patrimonio culturale. Tra questi ne hanno designati 26 nel
nord e 14 nel sud su cui intervenire. "All'inizio abbiamo scelto
solo siti del patrimonio religioso" ha affermato il membro turco
cipriota del Comitato Ali Tuncay. Si tratta di chiese e moschee
che hanno urgente bisogno di interventi. E i lavori sono già
terminati in 8 siti, 5 al nord e 3 al sud. Ma adesso il
Comitato sta proponendo interventi anche su siti 'civili', come
le mura di cinta delle città. "Questo tipo di intervento puo'
contribuire ancora di più a unire le persone" dice Ali Tuncay
che ricorda anche come "per decenni la protezione del patrimonio
culturale di Cipro è stato una questione di divisione, usata in
molti casi per ragioni di propaganda". L'altro aspetto positivo
che Ali Tuncay sottolinea é che i lavori di restauro stanno
portando alla luce opere o strutture di cui non si ricordava più
l'esistenza, come l'affresco scoperto in una chiesa nel
villaggio di Komi Kebir, nel nord dell'isola, o la cisterna
scoperta durante i lavori sulla Torre di Otello a Famagosta.
(ANSAmed)
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Cipro: il Monastero dell'Apostolo Andrea unisce l'isola
Inedita collaborazione tra turchi e greci per restauro chiesa