(ANSAmed) - BELGRADO, 20 OTT - Si è svolta con successo a
Nis, terza città della Serbia nel sud del Paese, la rassegna di
dodici appuntamenti con il grande cinema d'autore italiano
contemporaneo, organizzati dall'Istituto Italiano di Cultura in
Belgrado insieme al Centro Culturale della città natale di
Costantino il Grande, in occasione del Semestre di Presidenza
Italiana del Consiglio dell'Unione Europea e a pochi mesi
dall'avvio del negoziato di adesione della Serbia all'Unione.
"Il cinema rappresenta una parte importante dello scambio
culturale fra l'Italia e la Serbia e fornisce un prezioso
contributo alla conoscenza reciproca, creando occasioni di
incontro, di conoscenza, di riflessione e di dialogo", ha detto
la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura Sira Miori nel
suo intervento conclusivo della rassegna. Attraverso le immagini
e un linguaggio comunicativo e diretto, il cinema costituisce
uno dei canali privilegiati di informazione sulla vita e sulle
nuove tendenze culturali di un Paese, ma anche sui fatti
sociali, economici e politici più rilevanti che coinvolgono i
suoi cittadini. La selezione proposta dall'Istituto Italiano di
Cultura al Centro Culturale di Nis comprendeva film di registi
affermati e opere prime di giovani autori che hanno incontrato
il favore delle giurie, della critica e del pubblico, in
manifestazioni internazionali prestigiose: dalla Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, al Festival
del Cinema di Cannes, al Premio David di Donatello, al Festival
di Berlino, ai Premi Oscar, al recente Festival del Cinema
d'Autore di Belgrado. Si tratta di opere che confermano la
vitalità di grandi maestri come Bernardo Bertolucci e i Fratelli
Paolo e Vittorio Taviani, il cui film "Cesare deve morire" ha
aperto la rassegna venerdì 3 ottobre. I due "Maestri" sono stati
seguiti da film di autori più giovani, di grande talento e
brillantemente affermati a livello internazionale, come Paolo
Sorrentino, vincitore dell'Oscar per il miglior film straniero
con "La grande bellezza", Giuseppe Tornatore, Gianfranco Rosi e
Matteo Garrone. Sono poi seguite le opere di promettenti
registi delle ultime generazioni: da Saverio Costanzo a Daniele
Vicari a Silvio Soldini; da Gianni De Gregorio, a Emma Dante, a
Matteo Oleotto. Questa rassegna ha rappresentato un'ulteriore
occasione di incontro e di dialogo tra il pubblico italiano e
quello serbo, sempre aperto e attento alla conoscenza della
vicina realtà italiana, in un momento storico importante di
approfondimento e formalizzazione delle dinamiche connesse alla
promozione della Strategia per la costituzione della
Macroregione Adriatico Ionica, che contribuirà, in futuro, a
rinsaldare maggiormente i legami tra i Paesi dei Balcani
occidentali e l'Italia. "Gli scambi e le collaborazioni
culturali, le relazioni di buon vicinato e la conoscenza
reciproca sono fondamentali tasselli per la coesione sociale e
la promozione del dialogo tra i popoli e le culture" ha concluso
Sira Miori, la direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura a
Belgrado. (ANSAmed)
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Cinema: Serbia, successo rassegna film d'autore italiani
Organizzata a Nis dall'Istituto italiano di cultura di Belgrado