(di Francesco Tedesco).
(ANSAmed) Napoli, 16 ott - Uno sguardo sulla vita quotidiana e
sull'opera degli artisti contemporanei. Torna per la sua 19esima
edizione Artecinema, la rassegna che si apre stasera al Teatro
San Carlo di Napoli e che fino al 19 ottore, al Teatro Augusteo,
propone circa trenta documentari sui maggiori artisti,
architetti e fotografi degli ultimi cinquant'anni.
Ricco il programma che parte stasera con un documentario su
Pietro Manzoni, l'artista scomparso prematuramente cinquant'anni
fa. Attraverso la camera del regista Andrea Bettinetti, che sarà
in sala, vengono raccontate le intuizioni e le innovazioni
ancora oggi riconoscibili nel lavoro di molti artisti
contemporanei.
"Venire ad Artecinema - spiega la curatrice Laura Trisorio -
è come iniziare un viaggio nuovo e imprevedibile restandosene
comodi in poltrona. Possiamo entrare negli atelier degli
artisti, sentirli parlare del proprio lavoro e vederli
all'opera, seguirli mentre allestiscono mostre in giro per il
mondo. Credo che l'arte possa fare molto per migliorare il
mondo, che possa essere anche una forma di azione politica e mi
piace pensare ad Artecinema come un luogo di condivisione dove
si possa acquisire la consapevolezza che ogni cambiamento in
meglio è sempre possibile".
Nella serata d'apertura spazio anche alla Francia con il
corto d'animazione "Dripped" del regista Leo Verrier che
immagina un personaggio, Jack, che vive nella New York degli
anni '50 e va in giro per i musei tutto il giorno spinta da una
fame d'arte, fisica. I quadri, infatti, li ruba e li mangia.
Tanti gli artisti la cui vita e opera scorrererà sul grande
schermo di Artecinema: Georg Baselitz, Tanja Bruguera, Daniel
Buren, Sophie Calle, Edmund de Waal, Leonardo Drew, Lucian
Freud, Thomas Hirschhorn, Joan Jonas, William Kentridge,
Wolfgang Laib, Polly Morgan, Cornelia Parker, Joana Vasconcelos.
Tra le opere in proiezione domani spicca "Une fotographie de la
maison", del registra francese Alain Fleischer che porta lo
spettatore in un viaggio in un'istituzione dedita alla
conservazione delle opere dei grandi fotografi contemporanei: la
Maison Européenne de la Photographie a Parigi. Di grande
interesse "Picasso Ceramiques", viaggio del regista Thierry
Spitzer nella passione di Picasso per la ceramica nato dopo il
1947, in seguito all'incontro con i ceramisti Ramié che avevano
aperto l'atelier Madura a Vallauris, in Francia. Da allora
Picasso cominciò a lavorare la ceramica, cosa che continuerà a
fare per tutta la vita, rivoluzionando l'artigianato
tradizionale e conferendogli una dimensione artistica e una
creatività mai raggiunte.
Un focus del festival sarà dedicato al Giappone con, tra le
altre proposte, documentari sull'artista Susumu Shingu e le sue
sculture azionate dal vento e dall'acqua, sull'architetto
minimalista Tadao Ando e sulla progettazione del Rolex Learning
Center di Ginevra ad opera degli architetti dello studio Sanaa.
(ANSAmed).
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A Napoli torna Artecinema, l'arte va sul grande schermo
Dal Picasso ceramista ai grandi fotografi contemporanei