(di Paola Del Vecchio) (ANSA) - MADRID, 13 OTT - La Fondazione
Juan March di Madrid dedica fino al prossimo 18 gennaio 2015 una
grande retrospettiva dedicata a Fortunato Depero, uno dei più
rilevanti esponenti del movimento futurista, al quale aderì nel
1915, dopo essersi lasciato alle spalle il simbolismo.
Organizzata in collaborazione con l'ambasciata d'Italia in
Spagna e con l'Istituto italiano di cultura di Madrid,
l'esposizione 'Depero futurista (1913-1950)' propone 300 pezzi
fra quadri, oggetti, documenti, fotografie e video, che danno
conto del contributo dell'artista italiano a uno dei movimenti
dell'avanguardia più importanti del secolo scorso, e dialogano
con opere di Giacomo Balla o Umberto Boccioni, due fra i più
riconosciuti esponenti del futurismo.
"Anche se Depero non è stato tra i fautori del fascismo, ne è
stato contaminato", ha spiegato durante l'inaugurazione, Javier
Gomá, presidente della Fondazione Juan March. "In questa
esposizione abbiamo voluto promuovere uno dei nostri valori
fondamentali. Recuperare nomi che, per qualche motivo, sono
rimasti al margine della storia canonica dell'arte", ha
aggiunto.
La mostra punta a far conoscere Depero in Spagna, con un
excursus sul movimento futurista, anche mediante conferenze e
seminari che l'accompagnano. Durante l'inaugurazione, venerdì
sera, una performance futurista e un concerto hanno accompagnato
l'apertura del ciclo 'Futurismo e macchine'.
Il movimento plastico e letterario, al quale diede il via il
manifesto pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti il 20 febbraio
1909 su 'Le Figaro', è passato alla storia per la radicalità
delle proposte, con l'abolizione di un punto di vista
tradizionale dell'arte, del passato e l'esaltazione del
dinamismo, della macchina, della velocità e della guerra, per
esprimere l'interazione dinamica della materia con lo spazio
circostanze. Fortunato Depero vi aderì nella seconda fase, dopo
aver viaggiato a Roma e aver conosciuto Marinetti nel 1913, dopo
aver visitato la mostra di Boccioni nella Galleria Sprovieri ed
essere entrato in contatto di Giacomo Balla. "La loro influenza
provocò un cambiamento radicale nella sua opera: dal primo
assunse il dinamismo plastico e dal secondo la tensione prodotta
dall'astrazione delle forme. Nel 1915 fu ammesso ufficialmente
al movimento futurista", come ha ricordato il curatore
dell'esposizione, Manuel Fontan del Junto. Le opere provengono
in maggioranza dalla Collezione Mattioli, dal Marte e dal Museo
di arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, oltreché
da collezioni private di Italia, Europa e degli Stati Uniti.
(ANSAmed).
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Arte: il Depero futurista sbarca alla Fondazione Juan March
300 opere in mostra per presentare artista eclettico in Spagna